Regia di Taylor Hackford vedi scheda film
La grande Kathy Bates ritorna sul luogo del delitto. E lo fa cambiando pelle. Tornando in zona King da vita ad una nuova eroina sbattuta da destra e da sinistra come se fosse una vecchia strega del '600. E' un personaggio così tenero che ami subito, fin dall'inizio. Tutto improntato su flashback ha la sua forza sia negli elementi puramente cinematografici, come e soprattutto la fotografia, sia negli elementi narrativi. Infatti le molteplici analessi che s'incastrano con fluidità nella storia contemporanea non pesano affatto e ci aiutano a comprendere lo stato esistenziale del personaggio Dolores più del dovuto. Le entri dentro, la senti davvero (la Bates è una delle più grandi attrici americane viventi), ti commuove e vorresti tenerla per mano. Il suo rapporto con la riccona Vera Donovan è un film a parte, sorprendente, bello, un delicato affresco sull'amicizia e sulla solidarietà femminile. Il suo cieco amore per la figlia, vittima di una povertà umana che lei combatte a suon di battute positive, è un amore struggente. Stavolta l'orrore non è lei, la ex-Miserynondevemorire, ma le è tutto intorno. Dal marito, all'irritante detective di Plummer, al vicinato, alla riottosità della figlia. Ben girato, ben scritto, ben interpretato. Fossero tutti così i film tratti da King.
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