Regia di Andrea Magnani vedi scheda film
Ogni tanto, dal profondo sottobosco del Cinema italiano, arrivano questi oggetti lunari, questi esordi freschi, piccole gemme destinate a durare il tempo canonico dell'ora e mezza, purtroppo. Magnani esordisce con un bizzarro film "on the road", tutto cucito addosso al corpulento (e bravo, se non parla) Nicola Nocella, fratello "sfortunato", sovrappeso e depresso, di un Libero De Rienzo solo in apparenza ricco e vincente. Al povero Isidoro ("Easy") viene commissionato un viaggio: riportare il corpo (e la bara) di un operaio ucraino morto in cantiere, in Ucraina, in uno sperduto villaggio dei Carpazi. Isidoro, ex campione di kart, parte all'avventura, perdendosi ben presto oltre frontiera. Da qui, una serie di situazioni fra il grottesco e l'agrodolce, con lo spaesato personaggio che trascina la bara fra le enormi pianure ucraine, quasi come se fosse in uno spaghetti western. Film non esente da difetti, con situazioni un po' appiccicate e buttate lì, ma a cui davvero si perdona tutto, vista la genuinità dell'opera, la sua simpatia, la totale mancanza di scempiaggini e di volgarità e la scorrevolezza della visione. Un esordio delicato e leggero, dove Nocella pare Keaton, nelle rocambolesche avventure e nel faccione perduto e triste, e dove ognuno sta bene dove sta, senza recitazioni sopra le righe. Un film che immagino abbia sofferto di una distribuzione ridicola, ma da recuperare in DVD. Bello.
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