Regia di Gregory Erdstein vedi scheda film
CANNES FESTIVAL 2018: CINÉPHILES- CINÉMA DES ANTIPODES
Polly è un'attrice da sempre: o almeno sa di volerlo essere, sa di farlo bene, ma è anche cosciente che, per un azzardo del destino, tutte le fortune in questo mondo effimero e infingardo sono ricadute sulla sorella gemella ed identica, Amy, attrice controvoglia, pare nemmeno molto dotata, ma lanciatissima non solo in Australia, ma sulla strada del successo persino a Hollywood. Polly invece vede franare ogni possibilità di sfondare proprio a causa di una sorella con cui nemmeno più si rapporta, e che finisce persino per soffiarle l'agognata parte in un serial con l'attore premio Oscar Jared Leto.
Scambi continui di persona (Polly viene sempre più spesso scambiata per la sorella famosa, e rincorsa e adorata, e dopo molto stress finisce anche per approfittarne subdolamente e comicamente), sotterfugi, fughe vane verso la Mecca del cinema a cercare riscatti nel mondo dei serials, scontri con i genitori, indulgenti ma incapaci di rendersi conto della imbarazzante situazione che una identicita' cromosomica arreca alla personalità della gemella soccombente, ed ecco che "That's not me" si sviluppa come una garbata e divertente commedia sentimentale, degli equivoci, e soprattutto incentrata sulla vitale necessità di poter affermare - ognuno di noi nella vita - ognuno la propria personalità, il proprio carattere, le legittime attitudini che spesso la credulità e la superficialità della massa non sono poi in grado di riconoscere, e valutare appieno con senso di giustizia e competenza di merito.
Regia un po' televisiva di un Gregory Erdstein che proprio non conosciamo, ed una protagonista simpatica e goffamente caruccia come una Bridget Jones dell'altro emisfero, ben resa dalla simpatica e doppiamente utilizzata (interpreta pure la gemella-diva Amy, come è naturale che sia) Alice Foulcher.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta