Regia di Franck Dubosc vedi scheda film
A dirigere Tutti in piedi è Franck Dubosc, noto per essere uno dei volti più noti della commedia francese. Nato nel 1963 da una famiglia lontana dal mondo dello spettacolo, Dubosc si è interessato ben presto all'arte della recitazione: già alle scuole superiori, metteva in scena personalissime parodie che gli permettevano di vincere la sua timidezza. Studente al Conservatoire de Rouen (dove ha conosciuto futuri nomi famosi come Valèrie Lemercier e Karin Viard), ha iniziato a lavorare in televisione come giornalista per poi esordire come attore nel 1985, due anni prima di incontrare il successo oltre Manica con la serie televisiva Coronation Street. Negli anni, ha preso parte a diversi successi come Benvenuto a bordo, Barbecue, Boule et Bill e Se sposti un posto a tavola. "Tutti in piedi rappresenta il mio esordio dietro la macchina da presa. Ho sempre desiderato passare alla regia e non si era mai presentata l'occasione giusta. Dico da sempre perché i primi passi nel mondo del cinema li ho fatti a 14 anni con una videocamera in super 8 con cui giravo le piccole storie che io stesso provvedevo a scrivere. Da allora è passato molto tempo, sono diventato un attore ma mi è capitato spesso di incontrare gente che mi suggeriva l'ipotesi di dirigere qualcosa di mio. Ho sempre risposto che occorreva prima di tutto trovare la storia giusta. Ancora oggi, dopo averla trovata, non amo considerarmi un regista: si deve sempre rimanere con i piedi per terra e, nonostante l'eccitazione, occorre rimanere umili.
In Tutti in piedi, interpreto anche il personaggio di Jocelyn, con cui mi propongo di stigmatizzare tutti i cliché e i pregiudizi sulla diversità fisica. Jocelyn è dapprima il mezzo per mostrare quanta ignoranza possa esserci sull'argomento e quanto si possa cambiare per amore. Tra lui e Jocelyn, il diverso è proprio lui, che deve imparare metaforicamente ad alzarsi in piedi e a guardare il mondo con occhi diversi", ha dichiarato l'attore e regista.
Florence, la violinista in sedie a rotelle di cui Jocelyn si innamora ha il volto dell'attrice Alexandra Lamy, vista in Ricky - Una storia d'amore e libertà, Gli infedeli e nella miniserie Non hai scelta - Il coraggio di una madre. "Mi ero già confrontata con il tema della diversità in De toutes nos forces di Nils Tavernier, dove ho interpretato la madre del giovane protagonista disabile. Ho accettato Tutti in piedi per la volontà di Dubosc di farne una commedia romantica in cui due individui, tra loro molto diversi, un bugiardo cronico e una disabile, si innamorano nonostante a priori non abbiano nulla in comune. Sebbene la bugia da cui scaturisce il tutto potrebbe per altri essere considerata un tradimento, Florence ha l'intelligenza di guardare oltre. Come dice alla sorella: perché non godersi solo il presente senza porsi troppe domande?", ha sottolineato la Lamy.
Il cast principale di Tutti in piedi è poi completato dagli attori Elsa Zylberstein (è Marie, la svalvolata assistente di Jocelyn), Gérard Darmon (è il medico gay Max), Caroline Anglade (è Julie, la sorella di Florence) e Claude Brasseur, l'interprete di capolavori come Bande à part (è il papà di Jocelyn).