Trama
Jocelyn, un uomo d'affari misogino ed egoista all'apice del successo, si ritrova suo malgrado a dover sedurre una giovane e bella donna facendosi passare per disabile. La situazione gli sfuggirà di mano quando costei gli presenterà sua sorella, realmente disabile.
Approfondimento
TUTTI IN PIEDI: OLTRE LE BARRIERE
Diretto e sceneggiato da Franck Dubosc, Tutti in piedi racconta la storia di Jocelyn, un uomo d'affari di successo con una straordinaria capacità di cacciarsi nei guai e di raccontare bugie. Stanco della sua esistenza, Jocelyn si ritrova suo malgrado a dovere sedurre una giovane e bella donna facendosi passare per invalido. Tutto sembra procedere per il verso giusto fino a quando lei non gli presenta sua sorella Florence, veramente su una sedia a rotelle.
Con la direzione della fotografia di Ludovic Colbeau-Justin, le scenografie di Jérémie von Karlin, i costumi di Isabelle Mathieu e le musiche originali di Sylvain Goldberg, Emilien Levistre e Xiaoxi Levistre, Tutti in piedi viene così presentato dal regista e sceneggiatore: "Tutti in piedi si basa fondamentalmente su un equivoco. Un uomo finge di essere disabile ma finisce con il creare un rapporto intimo con una donna che disabile lo è veramente. Lo spunto iniziale della storia è dovuto a un episodio occorso nella mia vita. Un giorno, a causa dell'età e perché non poteva muoversi bene, mia madre si è ritrovata su una sedia a rotelle. La sedia, simbolo della disabilità, era per lei l'unico modo per tornare a spostarsi e a uscire. Ovviamente, ha avuto da ridire obiettando che ad esempio non poteva andare alla fiera di Natale perché doveva salire dei gradini. Aveva trasformato un'opportunità in un ostacolo e mi ha spinto a pensare a tutti coloro che, portatori di un handicap fisico, si trovano di fronte a situazioni per loro impossibili. D'altra parte, ho sempre voluto raccontare una storia d'amore basata non sulla differenza culturale o sociale ma su quella fisica. Mi sono allora chiesto: cosa accadrebbe se ti innamorassi di qualcuno che è disabile? Quali sarebbero le complicazioni? Sarebbe l'amore più forte della ragione e degli ostacoli?
Gran parte del film si basa dunque sulla differenza fisica, un tema che mi ha sempre interessato e attratto. Da bambino, ero innamorato di una ragazzina che aveva una forma di strabismo molto evidente. Tutti la prendevano in giro: io no, la guardavo con altri occhi. La differenza aveva un suo fascino anche se ero consapevole che ci vuole molto coraggio ad accettare qualcuno di diverso e a viverci insieme. Parlare di disabilità con toni leggeri è un rischio che mi sono voluto prendere. Nella vita di tutti i giorni, quando incontriamo per la prima volta un disabile, tendiamo a prestare attenzione a tutto ciò che diciamo ma con il passare del tempo facciamo cadere ogni barriera: ciò significa che accettiamo la differenza e finiamo per non notarla più. Questo era un aspetto che mi premeva sottolineare: Tutti in piedi non prende in giro nessuno. Anzi, è il mio personale modo per annullare ogni distanza".
Il cast
A dirigere Tutti in piedi è Franck Dubosc, noto per essere uno dei volti più noti della commedia francese. Nato nel 1963 da una famiglia lontana dal mondo dello spettacolo, Dubosc si è interessato ben presto all'arte della recitazione: già alle scuole superiori, metteva in scena personalissime parodie che gli… Vedi tutto
Trailer
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Commenti (11) vedi tutti
Ma davvero si può trovare divertente una pellicola così insulsa come questa? Falsa e disonesta soprattutto nella sua mielosa conclusione. Lontana mille miglia dal reale, a me è sembrata addirittura irrispettosa per chi ha davvero problemi di disabilità. Non si può scherza (quasi buttando tutto in farsa) su una tematica così delicata.
commento di (spopola) 1726792mmmm.. attrici bruttine.. :-((
commento di stokaiserUn film da vedere. Unico nel suo genere. Divertente/commovente/romantico. voto 7
leggi la recensione completa di filmistaCarino, ma davvero nulla di più.
commento di OssSciocca commedia insulsa dove almeno metà dei personaggi sembrano ritardati mentali.
commento di gruvierazIdea passiamola per carina ... svolgimento non consono alle aspettative.voto.4.
commento di chribio1Graziosissima commedia, che senza eccedere in pietismi e melodrammi riesce a trattare con intelligenza temi delicati. Sotto la superficie c'è una moraletta di fondo che però non infastidisce, anzi è ben centrata. E' l'insieme a essere riuscito del tutto, per un film che si lascia vedere col sorriso e ha un bel finale.
commento di silviodifedeCommedia che sfila al limite del politicamente corretto, regalando qualche sorriso e facili - e prevedibili - emozioni. Nel complesso la sufficienza la merita ampiamente: pur risultando poco riuscita sotto alcuni aspetti, centra il bersaglio e ottiene gli obiettivi prefissati di emozionare e strappare qualche sorriso.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloPiacevole commedia ….sul mondo della disabilità non solo fisica ma anche emotiva.
commento di ripley2001Divertente commedia degli equivoci.
leggi la recensione completa di Furetto60Brillante commedia romantica intrisa di un pizzico di humour grottesco.
leggi la recensione completa di Fanny Sally