Regia di Guy Ferland vedi scheda film
Un film inutile senza nè capo nè coda che punta tutto sull'irresistibile sex-appeal della Silverstone che in questo caso, risulta l'unico elemento interessante della storia. Tutti desiderano e sognano di avere un approccio sessuale con lei che fa la babysitter, ma che in realtà si proclama vergine e non ancora pronta per fare certe cose. Gli spunti in sè per sè sono già piuttosto insulsi, ma al film manca più d'ogni cosa una sceneggiatura consistente che sappia imprimere con chiarezza ed efficacia i propri propositi. Infatti lo script è scritto in maniera assai mediocre e non riesce a risultare incisivo in nessun momento delineando anzi una trama molto magra, monotona, ambigua ed irrisolta che graviterà fino agli ultimi minuti di pellicola solo e sempre intorno alla succitata attrazione fatale che scatenerà la babysitter nei soggetti talvolta più disparati: un amico del suo fidanzato, oltre che il suo stesso fidanzato che quasi quasi si lascerebbe coinvolgere in un ménage à trois (una sua fantasia non dichiarata apertamente, ma che si può intuire attraverso un episodio onirico che lo coinvolge), ma anche il suo datore di lavoro (nonchè padre dei bambini che deve badare) e per finire, addirittura il bambino al quale fa da balia.
Un'opera in definitiva sconclusionata e pure un po' grottesca che nel tentare d'intraprendere forse la strada del thriller psicologico, si rivela solo una boiata priva di senso ed è soprattutto incapace di dare una men che minima emozione perchè i suoi protagonisti appaiono un po' tutti strampalati e per nulla accattivanti. L'epilogo con la Silverstone che fissando con sguardo torvo il suo fidanzato mentre viene arrestato gli dice "ma che cosa ti credevi?" rappresenta poi la parte culminante della melensaggine di cui è avvolta l'intera pellicola.
Mah...
Noioso ed insipido.
Sgradevole.
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