Regia di Ryan Coogler vedi scheda film
"WAKANDA per sempre!"
Blockbuster osannato in tutto il mondo come simbolo del "black power" ( quasi 900 mln di incassi, risultato totalizzante e ineguagliato se parliamo di film Marvel con un solo protagonista) , "Black Panther" schiera davanti allo schermo quasi interamente maestranze nere e rivendica la centralità della terra africana, per una volta in grado di sfruttare le proprie risorse e dalle cui scelte in fatto di politica estera e corsa alle armi dipende il destino del mondo.
Senz'altro il film più politico della Marvel, calato sorprendentemente nella nostra contemporaneità , ma camuffato bene da action capace di unire a tali riflessioni anche esigenze da cinecomic , soprattutto grande spettacolo , palesato in una sfavillante messa in scena ed un enorme attenzione ai dettagli, rivelatori di cura maniacale per scenografie e coreografie che riempono gli occhi e che hanno un non sò che di epico. Soprattutto il film nobilita un popolo ed una cultura spesso in seconda linea lanciando un messaggio di pace più che di guerra per mantenerla.
Il compianto Boseman pecca forse in carisma ma ha davvero le movenze di una pantera, M.B. Jordan è un villain di tutto rispetto. Ma la scena la rubano le due guerriere di Wakanda interpretate da Lupita Nyong'o e soprattutto Danai Gurira (vista in "The Walking dead") nei panni del capo della guardia reale. In ruoli minori ma significativi figurano Angela Bassett, Andy Serkis e Martin Freeman.
Coogler, seppur su commissione, dimostra di saperci fare manipolando roba che scotta ( gia lo fece in "Creed", spin off ingombrante ed attesissimo) realizzando un blockbuster riuscito, che è entrato nell'immaginario dei fan Marvel e non solo a causa della prematura scomparsa del protagonista , sancendone ancora di più il successo commerciale.
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