Regia di Steven S. DeKnight vedi scheda film
Sono passati dieci anni dalla fine della guerra con i Kaiju. Jake Pentecost (John Boyega), figlio dell’eroe di guerra Stacker (interpretato nel primo film da Idris Elba), non ha il senso patriottico del padre, preferisce tirare a campare vendendo illegalmente vecchie componenti di Jaeger in disuso. L’incontro con la giovane Amara Namani però cambierà le cose, anche perchè all’orizzonte si profila una nuova minaccia aliena.
Straordinario lavoro in sottrazione del regista Steven DeKnight , onesto mestierante attivo esclusivamente nel mondo della tv, qui capace di adagiarsi sulla scia del primo capitolo della oramai saga ( probabile sequel), per poi prenderne le distanze in maniera netta ma indolore. Niente epica (Del Toro ne aveva fatto un punto di forza ) dunque, sostituita da un incedere rocambolesco degli eventi e da un “sense of wonder” che è proprio delle mega produzioni Hollywoodiane . Si sente la mancanza di Idris Elba e più in generale il film soffre per la caratterizzazione un po’ cosi dei giovani piloti (fra i volti noti Scott Eastwood ancora acerbo, Boyega decisamente meglio rispetto alle sue prime apparizioni) che risultano piuttosto deboli ed incolori. Si rivedono invece con piacere tutti i protagonisti del primo film, fatta eccezione per Charlie Hunnam, del quale avremmo gradito un cameo. Veniamo al piatto forte del film: il lavoro in digitale di caratterizzazione dei Kaiju e dei Jaeger è stratosferico, rigorosamente da gustare al cinema, unico formato pensabile per goderne appieno a bocca spalancata per lo stupore. Effetti e combattimenti mai confusionari (come negli ultimi Transformers di Bay), sempre puliti in traiettorie e corpo a corpo, anche se meno rabbiosi di quelli orchestrati dal geniaccio messicano. Distruzioni ed abbattimenti ai massimi livelli.
Era impossibile eguagliare il primo indimenticato lavoro di Del Toro, ma DeKnight (non) cade assolutamente in piedi , riservando anche un paio di sorprese che faranno godere tutti gli appassionati del genere.
Gran bel sequel tutto virato all’entertainement, dal ritmo sostenuto e dalla confezione che non fa prigionieri. Solo per appassionati , che si meraviglieranno eccome.
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