Regia di Luca Miniero vedi scheda film
Ironico, tagliente, sagace, il film tragicomico sul ritorno di Benito Mussolini ai giorni nostri fa "poco ridere", dato il clima di intolleranza, razzismo e grettezza su cui si annida. L'Italia di oggi sembra qui descritta come inconsapevole, gretta, chiusa in una serie di ritratti inanellati dal regista al popol(ino) italico.
Ironico, tagliente, sagace, il film tragicomico sul ritorno di Benito Mussolini ai giorni nostri fa "poco ridere", dato il clima di intolleranza, razzismo e grettezza su cui si annida.
L'Italia di oggi sembra qui descritta come inconsapevole, gretta, chiusa in una serie di ritratti inanellati dal regista al popol(ino) italico. Quelli del grande fratello per capirci, dentro e fuori la casa.
Il film è ben scritto, ha dialoghi autentici, ironici, ottimamente interpretato da Massimo Popolizio che diviene assurdamente, ironicamente e beffardamente credibile.
Purtoppo chi aveva visto l'antecedente su Hitler, riconosce il remake di un'idea originalissima, ma altrui e questo sgonfia un pò le cose, oltre che il giudizio e le aspettative.
Ad ogni modo la recitazione di Popolizio a dir poco perfetta, vale indubbiamente il prezzo del biglietto e porta gloria a quei pochi, ma bravi attori italiani che esistono, ma vanno solo scovati e fatti lavorare.
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