Regia di Michela Andreozzi vedi scheda film
Commedia divertente,ma leggera, che "sfiora" solamente temi importanti.
Livia,Claudia Gerini,violoncellista, e Tina, vigile urbano, sono due sorelle,abbastanza affiatate,la prima che convive con Fabio, un guru,maestro di yoga, è contraria alla maternità, al punto da rivolgersi a suo ginecologo gay, per farsi tappare le tube,l'altra coniugata con Gianni,alias "Lillo"anche lui vigile urbano,viceversa i figli li vorrebbe, ma non riesce ad averli.Così sostenuta ed aiutata dal loro ginecologo Nicola, s'inventano una bella trovata:Livia, accetterà di fungere da madre surrogata per conto di Tina,di conseguenza per tutto il periodo della gravidanza, la prima dovrà nascondere il pancione, mentre la seconda dovrà fingere di averlo.Tutto questo si risolverà per le due donne,in una serie di tragicomiche situazioni, coinvolgendo anche gli altri membri di questa stravagante famiglia e rischiando anche di compromettere il rapporto con i loro partner,ma il lieto fine è assicurato.
Il tema di fondo è abbastanza serio,la gravidanza surrogata , chiamata anche utero in affitto, è la pratica per cui una donna assume l'obbligo di provvedere alla gestazione e al parto o per conto di una singola persona, che magari è impedita al compimento della gravidanza, per motivi di salute o altro o per conto di una coppia anche "omo", alla quale si impegna a consegnare il futuro neonato, si potrebbe definire parto su commissione.I problemi etici e legali che comporta sono molteplici e molto delicati.Tuttavia il film è girato con mano morbida e il regista si mantiene su toni leggeri, più propenso ad una messinscena farsesca e comica, che alla riflessione e introspezione sociologica, che in sostanza resta in superfice.Tuttavia i siparietti,cui il buon cast da vita, sono sicuramente divertenti.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta