Regia di Michela Andreozzi vedi scheda film
Commedia paradossale che vorrebbe far riflettere ....
Afflitta dai sensi di colpa , una donna che non vuole figli si offre di aiutare la sorella che non riesce ad averne .... Michela Andreozzi fa il suo esordio alla regia con questa paradossale pellicola che prova ad affrontare temi importanti con prevalenti toni da commedia . Il film ruota attorno al problema della maternità surrogata , pratica ancora oggi vietata nel nostro Paese . Ed infatti gli unici personaggi ben delineati della vicenda sono proprio le due sorelle , dal carattere antitetico ma legate da un forte affetto sororale . Gli altri personaggi ( i due compagni delle sorelle ed il ginecologo ) restano più sullo sfondo , quasi come macchiette , e non partecipano mai attivamente ai problemi causati dall' evoluzione della maternità , anzi spesso li aggravano . Sullo sfondo del film poi si affaccia anche la questione delle adozioni per le coppie omosessuali e si sceglie di ridicolizzare apertamente certe scelte religiose al limite del fanatismo . Del resto sono note a tutti le innegabili ingerenze vaticane nella politica italiana e nelle sue decisioni di chiusura verso certi innovativi e delicati argomenti .
La vera protagonista assoluta è la brava Claudia Gerini , sempre più matura ed in grado di destreggiarsi bene pure al di fuori della commedia semplice . La Andreozzi tiene per sè il ruolo della sorella frustrata , mentre nel comparto maschile ci sono il macchiettistico Lillo , Giorgio Pasotti e Stefano Fresi . Insomma , è un film che può apparire come un piccolo manifesto progressista in tema di diritto di famiglia , anche se in maniera un po' superficiale . Una commedia in cui non si ride molto ma almeno forse si riflette un pochetto . Le regalo il 6 .
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