Regia di Terry Gilliam vedi scheda film
Purtroppo un mezzo mattone poco digeribile, malgrado un cast più che all'altezza.
Questo film è stato notoriamente un incubo produttivo, con un primo tentativo già nel 2000 poi letteralmente naufragato, quando una alluvione distrusse il set e modificò tutti i dintorni degli esterni. Senza contare ritardi, casini vari, malattie. Insomma, al tempo non se ne fece più nulla. Il regista Terry Gilliam, nei decenni, non perse la voglia e l’entusiasmo e alla fine, con attori completamente diversi, è poi riuscito ora a portare a termine la sua impresa, un film su Don Chisciotte, ambientato oggi, dove l’attore che lo interpreta, si vedrà, non riesce ad uscire dal personaggio e crede realmente (nella finzione cinematografica) di essere “l’eroe” spagnolo. Il film è un terribile minestrone, con la storia di un regista che deve fare un film su Don Chisciotte, ma è senza idee, senza ispirazione, e cerca qualcosa ripercorrendo il filmetto che fece da ragazzo (stesso soggetto). Lui stesso verrà scambiato per Sancho Panza e da un certo punto in poi non si capirà più dove c’è il reale e dove regna l’immaginazione, un dubbio che riguarderà i protagonisti ma anche gli spettatori.
Un terribile guazzabuglio, a mio parere, che porta, oltre al calvario della produzione, a un calvario della visione, per un film troppo lungo (ma anche il romanzo originale, a ben vedere, era veramente troppo lungo), dove si cerca di mettere tonnellate di carne al fuoco e alla fine il sapore risultante non sarà granchè.
Ottimo il cast, tra cui Adam Driver, Jonathan Pryce, Stellan Skarsgard e altri, ottimo l’impegno di tutti, notevole il risultato per la parte visiva e scenografica, pensando anche alla scarsità di mezzi e di soldi, catastrofico (ci avrei scommesso) il risultato al botteghino. Terry Gilliam alla fine ha fatto il film che tanto desiderava fare, buon per lui, ma è un’opera assolutamente perdibile.
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