Trama
Sabine, la nipote di un ricchissimo industriale ebreo, invita quattro amiche per una vacanza sullo yacht "Rosebud", ma un commando di "Settembre nero" rapisce le donne per attirare l'attenzione dell'opinione pubblica sulla condizione dei palestinesi detenuti in Israele e sui traffici di alcuni speculatori, fra cui il proprietario dello yacht. Un agente della Cia, fingendosi giornalista, riesce a salire sul panfilo.
Note
Rosebud, parola mitica per i cinefili (è la slitta di Orson Welles in "Quarto potere"), viene svilita a titolare un film dove brillano carenze di sceneggiatura e dispersioni narrative. Uno dei non pochi tonfi di Prmeinger da vecchio.
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Commenti (1) vedi tutti
Sulla scia di "Munich", un film questo eventualmente da rivisitare. Molto eventualmente però, perché dal punto di vista ideologico o politico è nullo e non offre spunti di discussione o riflessione.
commento di movieman