Regia di Gualtiero Jacopetti, Franco Prosperi, Paolo Cavara vedi scheda film
'Mondo cane', che nel 1962 diede inizio ad un vero e proprio genere, denominato Mondo movies (anche se in Italia ci fu un precursore, 'Magia verde' di Gian Gaspare Napolitano del 1953), è uno shockumentary - definizione a mio avviso appropriata trovata su IMDb - diretto dal trio Jacopetti (autore molto discusso scomparso lo scorso anno), Cavara e Prosperi, i quali assemblano aneddoti curiosi, raccapriccianti o addirittura ripugnanti riferiti alle più disparate culture in giro per il mondo, aventi come tema di fondo violenza, sopraffazione e morte, tanto di uomini quanto di animali.
Se, da un lato, il taglio delle inquadrature e la cura nel montaggio denotano indubbie capacità registiche, quello che ne esce, alla lunga, è una pesantezza di tocco, che non indugia nel mostrare, in maniera quasi morbosa, la componente più efferata di qualsiasi evento.
In aggiunta, l'uso della voce fuoricampo, che commenta in maniera ironica ciò che accade, è realmente una nota stonata.
Tra le tante atrocità, la sequenza più brutale è quella della mattanza dei maiali a colpi di bastone in un'isola tropicale mentre la scena migliore, è ambientata in una sperduta isola abitata da aborigeni, dove gli stessi ricevono la comunione da un sacerdote in una chiesa improvvisata. Questo episodio è narrato con un senso di pietà, mancante in tutto il resto del film.
Gli episodi a sfondo sessuale invece, sono decisamente ridicoli e datati.
Orecchiabile la canzone 'More' del maestro Riz Ortolani.
Sconsigliato ai deboli di stomaco, mi chiedo se venisse girato un film così ai giorni nostri, quali e quante polemiche scatenerebbe?
Voto: 5.
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