Regia di Gavin Elder vedi scheda film
Festa grande per i fan di Pink Floyd e dintorni. Questo film immortala i due concerti che il chitarrista inglese tenne il 7 e 8 luglio 2016 a Pompei, 45 anni dopo avervi suonato coi suoi compagni di band. Allora non c'era pubblico, come racconta Gilmour nella breve presentazione iniziale, stavolta qualche centinaio di fan entusiasti. Molta acqua è passata sotto i ponti e quella musica, al tempo rivoluzionaria e sperimentale, oggi ha il sapore agrodolce della nostalgia e dei grandi classici. Un concerto lussuoso, quello riassunto qui e girato in 4K con l'avvolgente sistema audio Dolby Atmos. Gilmour è anziano e panciuto, ma suona sempre da Dio, ben supportato da un super-gruppo di musicisti fuoriclasse. La regia svolge il suo compito diligentemente, soffermandosi sui dettagli, le mani sulla chitarra, i sorrisi d'intesa sul palco, gli effetti speciali, l'entusiasmo del pubblico e la suggestione della location. E la musica? Be', si va sul sicuro fra melodie avvincenti, reminescenze psichedeliche, ricordi del cuore, strepitosi intrecci strumentali e l'immancabile profluvio di soli di chitarra. Forse si concede un po' troppo ai brani del Gilmour solista, certo non all'altezza dei classici pinkfloydiani. E, infatti, quando arrivano tracce come “One Of These Days” (l'unica suonata anche 45 anni fa), “Wish You Were Here”, “Shine On You Crazy Diamond” o l'accoppiata “Time/Breathe” viene quasi da alzarsi dalla poltrona e urlare di gioia. Chiusura in gloria con una magnifica e lunghissima versione di “Comfortably Numb”, quasi dieci minuti di paradiso in terra.
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