Trama
In un piccolo e isolato villaggio inglese, dopo la fine della Seconda guerra mondiale, il dottor Faraday viene chiamato a curare un mal di schiena nella vecchia tenuta di Hundreds Hall, una proprietà che conosce sin da quando era bambino perché vi lavorava la madre come domestica. La residenza appartiene a Mrs. Ayres, una vedova che vi vive con i due figli adulti, Caroline e Roddy. Gli Ayres accolgono a braccia aperte Faraday, che ben presto si interessa al mistero che aleggia intorno alla costruzione e a un malvagio fantasma.
Approfondimento
L'OSPITE: DAL ROMANZO DI SARAH WATERS
Diretto da Lenny Abrahamson e sceneggiato da Lucinda Coxon, L'ospite racconta la storia del dottor Faraday che, da modeste origini, è riuscito a costruirsi un'esistenza tranquilla e rispettabile come medico di campagna. Nel 1947, nel corso di un'estate particolarmente lunga e calda, Faraday viene chiamato al capezzale di una malata alla Hundreds Hall, residenza in cui sua madre ha svolto lavoro come domestica. La tenuta, che appartiene da più di due secoli alla famiglia Ayres, versa in cattive condizioni e i suoi residenti - la madre, il figlio e la figlia - sono perseguitati da qualche cosa che è più spaventosa del declino delle loro condizioni economiche. Faraday, entrando nella casa, non immagina né come il destino della famiglia e il suo siano legati né quale mistero terrificante si ritroverà ad affrontare.
Con la direzione della fotografia di Ole Bratt Birkeland, le scenografie di Simon Elliott, i costumi di Steven Noble e le musiche di Stephen Rennicks, L'ospite è tratto dall'omonimo romanzo gotico della scrittrice gallese Sarah Waters, pubblicato nel 2009. "Nel marzo del 2015, subito dopo il successo di Room, avevo la possibilità di scegliere tra numerose proposte, alcune delle quali avrebbero avuto un impatto molto forte nei media. Com'è mia abitudine, trovavo però difficile levarmi dalla mente qualcosa che mi aveva affascinato: il romanzo della Waters continuava a tornarmi in mente e sentivo che dovevo dedicarmi a esso investendovi il mio tempo. La storia del romanzo si svolge in una fatiscente villa del Warwickshire negli anni Quaranta e intreccia generi e argomenti diversi tra loro. Il dottor Faraday, un medico di campagna, viene chiamato in quella che un tempo era una gloriosa residenza per occuparsi di una cameriera ma si ritrova stordito dalla vita della misteriosa famiglia di proprietari: la signora Ayres e i suoi figli Roderick, un veterano distrutto dalla guerra, e Caroline, che non ha ancora trovato marito. Apprezzato dalla critica per la sua capacità di esplorare zone d'ombra tra il soprannaturale e il patologico, il romanzo è stato scelto da Stephen King come suo libro preferito dell'anno e con la sua complessità mi ha spinto a rimettermi in gioco. Grazie a L'ospite ho potuto vivere un'esperienza unica mescolando dramma, thriller psicologico, romanticismo, terrore gotico e riflessioni sociali sull'Inghilterra del dopoguerra, sul declino dell'aristocrazia, e sulla nascita dello stato sociale. La sceneggiatrice Lucinda Coxon è riuscita a portare a termine un lavoro incredibile: il romanzo è fatto soprattutto di flashback, di eventi importanti raccontati a posteriori. Nella maggior parte dei casi, Faraday non è un testimone diretto delle cose ma Lucinda ha fatto in modo che tutto divenisse più lineare e che si potesse seguire il personaggio dall'inizio alla fine, evidenziando i momenti salienti della sua traiettoria personale", ha precisato il regista.
Il cast
A dirigere L'ospite è il regista e sceneggiatore irlandese Lenny Abrahamson. Nato a Dublino nel 1966, Abrahamson ha studiato Fisica e Fisolofia al Trinity College, dove ha cominciato a girare cortometraggi con la complicità dell'amico Ed Guiney. Dopo diverse esperienza nel mondo della pubblicità, ha realizzato il… Vedi tutto
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Commenti (2) vedi tutti
Nulla da dire sulla recitazione degli interpreti, con una Charlotte Rampling che fa la differenza. Tuttavia, qualche lentezza nel film e un finale diciamo un pò sottotono, rendono il film un spento.
commento di AvamaeDramma dai tragici risvolti, ben diretto, scritto e interpretato. Una dolorosa metafora del decadimento provocato dal trascorrere degli Anni. La lussuosa dimora al centro della narrazione si avvia verso un inarrestabile declino, che coincide con quello cui vanno incontro i suoi ospiti. Anche quelli stranieri, e piccoli. Piccoli d'animo.
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