Trama
In un quartiere di Chicago, dieci anni dopo l'occupazione da parte di una forza extraterrestre, si intrecciano le vite di coloro che appartengono a entrambi i fronti del conflitto: i collaboratori e i dissidenti. In tale contesto, si dipana la storia di due fratelli che, separati per molto tempo, si riuniranno solo quando il maggiore dei due guiderà un piccolo gruppo di rivoluzionari intenzionati a mettere fuori uso il sistema di tracciamento alieno che si trova in cima alla Sears Tower. Se avrà successo, la missione potrebbe significare non solo la sconfitta degli alieni ma anche la liberazione della razza umana.
Approfondimento
CAPTIVE STATE: I LIMITI DI UNO STATO OCCUPATO
Diretto da Rupert Wyatt e sceneggiato dallo stesso con Erica Beeney, Captive State racconta le conseguenze di un'immaginaria invasione aliena che nel 2006 interessa il pianeta Terra. In particolar modo, si concentra sulla città di Chicago, cuore degli Stati Uniti, in cui vive una famiglia afro-americana di quattro persone che cerca di sfuggire al massacro: un agente di polizia, la moglie insegnante e i loro due figli di 11 e 15 anni. L'invasione prende una svolta drammatica quando gli alieni rendono inutilizzabili tutte le apparecchiature elettroniche e digitali, ossia tutto ciò da cui l'umanità dipende per le comunicazioni quotidiane e la sua stessa esistenza. Mentre tentano la fuga, l'uomo e la donna muoiono tragicamente mentre Rafe e il fratello minore Gabriel vengono risparmiati.
Nove anni dopo, nell'anno 2025, un fascio di luce scintilla dalla Sears Tower, il grattacielo simbolo della città, un tempo l'edificio più alto d'America e ora situato in una parte della città inaccessibile, chiamata "la zona chiusa". Simile alla Green Zone irachena o al muro di Berlino, la "zona chiusa" è un’area immensa. È stata costruita dagli invasori alieni nel centro della città ed è la loro fortezza. Qui essi si nascondono sottoterra dagli abitanti della città, molti dei quali non hanno mai visto un extraterrestre. Questa cittadella serve anche a proteggere il grattacielo dagli attacchi esterni. Il faro in cima alla Sears Tower risplende ogni giorno sulla città ridotta in rovine. Il suo scopo è sorvegliare e monitorare ogni singolo essere umano (ciascuno di loro ha un microchip istallato chirurgicamente nel collo), e ha riportato la società umana, fino a poco tempo prima completamente dipendente dalla tecnologia, al medioevo. Ogni strumento elettronico è diventato completamente obsoleto e non ci sono più contatti tra la città e il mondo esterno. Chicago ormai è una città in rovine e sospesa nel tempo. La popolazione vive sotto la legge marziale ed è governata dall'oscurità da due diversi ranghi di esseri alieni: i Legislatori, che comandano, e i Cacciatori, dei mercenari alti due metri che hanno il compito di far rispettare la legge.
Gabriel, ormai ventenne, durante il giorno lavora in una noiosa fabbrica e di notte insieme a un suo amico vende i chip di dati al mercato nero, e ruba e rivende illegalmente ogni sorta di file digitale (foto, musica) risalente a prima dell'invasione. Il fratello maggiore Rafe è diventato una figura misteriosa. I due non si vedono da quattro anni, e si vocifera che Rafe sia morto. Dopo la morte dei loro genitori, Rafe si era occupato di crescere suo fratello minore, fino al giorno in cui lo ha abbandonato per un bene maggiore ed è entrato a far parte del gruppo di ribelli determinati a combattere l'occupazione. Ma un giorno i due fratelli si ritrovano e Gabriel scopre che Rafe ha vissuto sottoterra e ha assunto l'identità di un fuggitivo chiamato "la Fenice". Rafe ora fa parte di un piccolo gruppo di dissidenti che guidano la rivolta per sovvertire il potere alieno e che vogliono fare esplodere la Sears Tower per distruggere il sistema di sorveglianza in cima al grattacielo, a quasi 500 metri di altezza dal suolo. E se avranno successo, la città potrà finalmente riallacciare i contatti con il mondo esterno. Oltre a dover sfuggire alle forze degli invasori, i rivoluzionari devono anche stare alla larga dagli agenti delle forze di polizia locali che hanno scelto di collaborare con gli invasori alieni. Uno di essi un tempo era un agente di nome William Mulligan e oggi è uno stoico professionista che vive un profondo conflitto tra la lealtà verso il dovere e quella nei confronti del suo ex collega, il padre dei fratelli rimasto ucciso durante l'invasione. Diviso tra la compassione verso i due giovani e l'obbligo di sgominare il piano ordito dai ribelli, Mulligan monitora costantemente i movimenti di Gabriel, sperando inconsapevolmente di riuscire a condurlo da suo fratello, che ora ha abbracciato una dottrina per lui inaccettabile.
Con la direzione della fotografia di Alex Disenhof, le scenografie di Keith P. Cunningham, i costumi di Abby O'Sullivan e le musiche di Rob Simonsen, Captive State viene così raccontato dal regista: "Captive State presenta una Chicago irriconoscibile ed è ambientato dieci anni dopo che la città è stata occupata da alcune forze extraterrestri. Questo espediente fantascientifico serve per raccontare i pericoli che corrono oggigiorno le libertà civili e il ruolo del dissenso all'interno di una società autoritaria. Il tutto viene visto attraverso gli occhi di due fratelli, che dopo l'invasione aliena rimarranno separati per molto tempo, e si riuniranno solo quando il maggiore dei due guiderà un piccolo gruppo di rivoluzionari. Più che una storia di invasione aliena è una storia di occupazione aliena. Le storie fantascientifiche di maggior successo sono sempre quelle che, in un modo o nell'altro, rispecchiano la nostra società. Secondo me, Philip K. Dick è uno dei più grandi scrittori di fantascienza di tutti i tempi perché è sempre stato capace di raccontare delle storie nelle quali noi come società riusciamo a immedesimarci".
"Il film è ambientato nel futuro, e più precisamente nel 2025", ha proseguito Wyatt. "Ho preso ispirazione da quello che sta accadendo nel nostro mondo oggi dal punto di vista sociale, politico e ambientale, e l'ho esasperato. Volevo creare un mondo che fosse ancora riconoscibile, ma nel quale le libertà civili vengono negate e la tecnologia è regredita. La mia idea era di creare qualcosa in cui potessimo ancora rispecchiarci, ma in un'ottica fantascientifica. Per la sceneggiatura, ho tratto ispirazione dall'opera di due stimati registi europei, il francese Jean-Pierre Melville e l'italiano Gillo Pontecorvo, e in particolar modo da L'armata degli eroi e La battaglia di Algeri".
Il cast
A dirigere Captive State è Rupert Wyatt, regista, sceneggiatore e produttore inglese. Nato nel 1972, Wyatt è cresciuto nel sud dell'Inghilterra. Da ragazzo, mentre frequentava il collegio, trascorreva il tempo libero girando dei filmati con la sua Super-8. Il cineasta Werner Herzog vide uno dei suoi primi lavori,… Vedi tutto
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Commenti (9) vedi tutti
Lento, noioso, e con attori non coinvolgenti e privi di talento.
commento di GikoGomezInteressante per la prima parte, destabilizzante come dovrebbe essere, nella seconda si scontra con il problema classico di queste storie: non si può raccontare un'invasione aliena planetaria rimanendo a livello locale, come fosse una specie di scontro tra gang mafiose. Voto 6.
commento di ezzo24Perdibile film minore di SF.
leggi la recensione completa di tobanisLento e noioso
commento di arcarsenal79Opera straniante sottovalutatissima.
leggi la recensione completa di emilFilm di "fantascienza politica". Non male
leggi la recensione completa di Furetto60molto rumore per nulla...la realizzazione è buona, ma non si crede a niente di quello che si vede, perché se da una parte gli alieni sono super-astuti, avanzati tecnologicamente e fisicamente strabordanti, dall'altra questi si fanno (alle volte) buggerare da 4 sfigati umani praticamente senza risorse. volenteroso ma improbabile.
commento di giovenostaFilm davvero interessante, fantascienza contro il potere, dai toni cupi, tesi, orwelliani, un po' Brazil e L'esercito delle 12 scimmie, non certo al loro livello ma comunque un buon livello. Finale incredibile... 7,5
commento di logosfilm molto bello dal punto visivo di forte impatto fantascienza gelida e cerebrale non per tutti comunque meritevole di una visione.
commento di claudio1959