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Grace Jones: Bloodlight and Bami

Regia di Sophie Fiennes vedi scheda film

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La recensione su Grace Jones: Bloodlight and Bami

di alan smithee
7 stelle

locandina

Grace Jones: Bloodlight and Bami (2017): locandina

TFF 35 - FESTA MOBILE 

Nel 2008 la cantante, modella ed attrice Grace Jones torna sulla ribalta dei palchi internazionali con la tournée legata al lancio del suo nuovo (e davvero magnifico, di gran ritmo e musicalità dance che non rinuncia alle etnie del luogo natio- lo comprai nel 2009!) album Hurricane, coraggiosamente ed ostinatamente autoprodotto, almeno nel suo progetto iniziale.

Sessant'anni all'epoca, un fisico statuario da far invidia ad una splendida quarantenne, due gambe da gazzella su un corpo da pantera noto per le sue eccentriche (ma mai kitch!) acconciature, e un disco straordinario ove la voce profonda della cantante di Slave to the rhythm si fonde col rock ed i ritmi caraibici della sua Giamaica, senza lasciarsi da parte un sottofondo dance in alcuni brani imprescindibile.

Il contatto con la terra d'origine lo comunica e confessa la protagonista sin dal titolo, che cita il "bami", sorta di pane frutto di miscuglio di farine locali giamaicane.

Grace Jones

Grace Jones: Bloodlight and Bami (2017): Grace Jones

Il disco nasce proprio da un viaggio della cantante per ritrovare la propria famiglia: una madre dalla voce incredibile, che l'anziana donna rappresenta ancora nei canti la domenica in chiesa, e poi i quattro fratelli, i ricordi di un padre molto severo ed intransigente riguardo allo svago, al trucco e alle altre concessioni che resero Grace la pantera nera del rock e della disco music anni '70 e '80.

Grace Jones

Grace Jones: Bloodlight and Bami (2017): Grace Jones

Un ritratto che rifugge foto o video del glorioso passato, evita ogni riferimento alla parentesi l'attrice di pochi ma notissimo blockbusters  (fu una mitica Bond girl cattivissima, la compagna di Conan, una vampira letale ed altro) e si concentra sul presente (seppur spostato di poco meno di dieci anni prima - circostanza che il documentario fella Fiennes non cita, ma che chi conosce il disco Hurricane ha ben presente), senza melanconie inutili, ma mostrandoci, sia sulla scena che in famiglia, da mamma, nonna e figlia, a manager scaltra e determinata di se stessa, una donna forte ma anche dolce e sensibile, consapevole delle proprie doti di donna di spettacolo, ma anche di chi si sa guardare indietro provando attaccamento e rispetto per la propria stirpe e la propria terra.

Grace Jones

Grace Jones: Bloodlight and Bami (2017): Grace Jones

 

A fine film vediamo la Jonas visitare il terreno ove si ergeva la casa paterna, spazzata via da quel "hurricane" che da' titolo all'album e ad un pezzo trainante dello stesso.

In questo senso il film riesce a farci scoprire un lato inedito e profondo di questa grande e coraggiosa star, colei che riuscì a portare in discoteca un classico come La vie en rose senza rovinarlo di una nota, e riadattare le note di Piazzolla e del suo Libertango in una versione ritmata ed emozionante.

Grace Jones

Grace Jones: Bloodlight and Bami (2017): Grace Jones

Senza rinnegare la dance pura ed immortale che ci deve impazzire con hits assolute come appunto Slave to the rhythm.

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