Regia di Fabio Fulco vedi scheda film
Una pensionata, volendo aiutare economicamente la figlia, perde tutti i suoi soldi al gioco. Gli abitanti dell’ospizio in cui risiede la donna si coalizzano per organizzare una rapina alla sala bingo da loro frequentata.
Opera prima da regista per Fabio Fulco, attore già visto in qualche pellicola in parti minori, Il crimine non va in pensione è una commediola priva di eccessive pretese, ma confezionata in maniera soddisfacente e, soprattutto, dal cast eccezionale quasi interamente composto da ‘vecchie glorie’. Qualcuna ancora in attività sul grande schermo come Ivano Marescotti, Franco Nero o Stefania Sandrelli; altri meno visibili da qualche tempo come Gisella Sofio (questo peraltro è il suo ultimo film), Orso Maria Guerrini o Giacomo Piperno; qualcuno addirittura scomparso dai radar da lungo tempo come Gianfranco D’Angelo: un ritorno graditissimo in una particina su misura. Ma naturalmente con un parterre simile di grandi professionisti la recitazione è l’ultimo dei problemi; altri ruoli sono poi riservati a Maurizio Mattioli, a Salvatore Misticone e allo stesso Fulco. Il ritmo nella sceneggiatura firmata da Fabrizio Quadroli è discreto, l’umorismo un po’ scialbo, ma mai terra terra e soprattutto la componente ironica della storia riesce sempre a prevalere su quella nostalgica o più in generale patetica/commovente. Non un capolavoro (anche il finale è piuttosto frivolo), ma una visione leggera e facilmente digeribile. 4/10.
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