Mentre pesca in riva a un lago, Fabio assiste per caso all'assassinio di una prostituta. Inseguito dall'omicida gli sfugge e, amante del quieto vivere, non denuncia i fatti. Ma proprio lo scaltro autore del delitto va alla polizia, facendo convergere i sospetti su Fabio il quale, colto dal panico, non fa che aggravare la sua posizione fino a subire una condanna a 24 anni di carcere.
Il film è condotto con mano ferma, ma il finale è del tutto sbrigativo, della serie...abbiamo finito le idee, non sappiamo come chiudere altrimenti e si sta facendo tardi.
La trama è originale anche se con qualche forzatura. Gli attori sono adeguati al loro ruolo e l'unica pecca il doppiaggio di Cerusico che lo fa apparire inadeguato. E' un giallo credibile e scorrevole certamente non deludente.
Il brutale ed atroce incipit già ben dispone. E’ domenica pomeriggio. Fabio Santamaria, giovane trentenne, sta pescando solitario al lago di Grasciano (il film in realtà è stato girato sul lago di Vico, zona Viterbo), ascoltando alla radio, con le cuffie, le cronache delle partite. Il silenzio e la pace della campagna circostante vengono d’improvviso squartati dall’urlo di una voce… leggi tutto
Prendete l’Italia di inizio anni ’70, calcolate che gli anni di piombo erano ancora relativamente lontani e comunque il terreno di coltura era già più che fertile; selezionate il filone dei poliziotteschi e trasferitelo nel ponentino di Roma, tra venti gradevoli e ventate di sgradevole ipocrisia; postulate l’ancestrale, atavico senso di sfiducia del cittadino nei… leggi tutto
Un giovane assiste all'uccisione di una prostituta e, per evitare fastidi, non denuncia il fatto. Ma l'assassino lo ha visto e ne approfitta accusandolo del delitto.
Mediocre poliziottesco girato (senza nemmeno nasconderlo troppo) con due lire e seguendo i canoni del giallo all'italiana, ma distaccandosene in tutto e per tutto nella sua strada da inchiesta giudiziaria con… leggi tutto
Un giovane assiste all'uccisione di una prostituta e, per evitare fastidi, non denuncia il fatto. Ma l'assassino lo ha visto e ne approfitta accusandolo del delitto.
Mediocre poliziottesco girato (senza nemmeno nasconderlo troppo) con due lire e seguendo i canoni del giallo all'italiana, ma distaccandosene in tutto e per tutto nella sua strada da inchiesta giudiziaria con…
Prendete l’Italia di inizio anni ’70, calcolate che gli anni di piombo erano ancora relativamente lontani e comunque il terreno di coltura era già più che fertile; selezionate il filone dei poliziotteschi e trasferitelo nel ponentino di Roma, tra venti gradevoli e ventate di sgradevole ipocrisia; postulate l’ancestrale, atavico senso di sfiducia del cittadino nei…
Vittorio Salerno ci racconta la differenza tra classi ma lo fa in un modo originale e appassionante. Sceglie il genere poliziesco e in particolare l’inchiesta sul’omicidio di una prostituta. Omicidio che ci viene mostrato subito con la ferocia e la violenza del caso con il bastone che si schianta sulla schiena della povera ragazza di vita.
Da qui in poi sarà un continuo…
Timido e riservato, Fabio assiste per caso a un omicidio. Nonostante sia l'unico a conoscere l'identità dell'assassino, per quieto vivere tace; quando l'assassino però lo coinvolge direttamente nelle indagini, Fabio si trova in grossi guai. La principale sfortuna di questa pellicola è di essere uscita neanche tanto tempo dopo Detenuto in attesa di giudizio (Nanni Loy,…
Un atipico film poliziesco dalle arie kafkiane che inizia e procede in modo beffardo per il protagonista (ingiustamente perseguitato)Peccato per la coda finale che rimettendo le cose a posto dequalifica un po' la pellicola che rimane comunque un interessante apologo sulla liberta' individuale.Da vedere.
Il brutale ed atroce incipit già ben dispone. E’ domenica pomeriggio. Fabio Santamaria, giovane trentenne, sta pescando solitario al lago di Grasciano (il film in realtà è stato girato sul lago di Vico, zona Viterbo), ascoltando alla radio, con le cuffie, le cronache delle partite. Il silenzio e la pace della campagna circostante vengono d’improvviso squartati dall’urlo di una voce…
Originale film di denuncia che si apre con un feroce omicidio (una prostituta assassinata a colpi di bastone), per poi proseguire con frequenti e divertenti concessioni alla commedia (vedi i monologhi del protagonista Enzo Cerusico e i suoi battibecchi con la moglie, ben interpretata da Martine Brochard). Funziona la contrapposizione tra il buono vittima delle proprie incertezze e dei propri…
Letta la trama questo film mi ha parecchio intrigato,sembra una riproposizione di un classico spunto hitchcockiano e la prima parte è sicuramente efficace a partire dalla lunga ed efferata sequenza dell'omicidio con annessa fuga dell'innocente testimone.Poi quando il gioco tra i due personaggi si fa chiaro e si conoscono in un lungo drammatico confronto la tensione cala irrimediabilmete e si…
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Commenti (4) vedi tutti
Un poliziesco un po' diverso,da non perdere.
leggi la recensione completa di ezioNon perfetto, assolutamente no. Ma una visione più che discreta nella sua totale amarezza di fondo. Più che un giallo, è un dramma del protagonista,
commento di silviodifedeIl film è condotto con mano ferma, ma il finale è del tutto sbrigativo, della serie...abbiamo finito le idee, non sappiamo come chiudere altrimenti e si sta facendo tardi.
commento di moviemanLa trama è originale anche se con qualche forzatura. Gli attori sono adeguati al loro ruolo e l'unica pecca il doppiaggio di Cerusico che lo fa apparire inadeguato. E' un giallo credibile e scorrevole certamente non deludente.
commento di UgoCatone