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La cena delle beffe

Regia di Alessandro Blasetti vedi scheda film

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La recensione su La cena delle beffe

di Baliverna
7 stelle

Una donna troppo bella per non essere contesa: attorno a lei si scatenano passioni e gesti estremi.

Ho voluto infine vedere questo film italiano d'annata, che conoscevo già da tempo per la fama che ha. Mi ricordo come, tanti anni fa, Tele+3 lo trasmettesse continuamente nel corso di 24 ore, ogni tanto una giornata. Devo dire che non mi ha deluso, anche se questo cinema rigorosamente in interni, con attori scatenati, passioni cocenti, sentimenti manichei, odio e amore estremi, vendette, ecc. non è di quel genere che suscita la mia simpatia.

Tuttavia..... tuttavia non posso dire che sia mal diretto, anzi: Blasetti, che si dice non lo amasse, ci sorprende con certi carrelli diagonali, dove entrano via via in scena diversi personaggi, tutti ordinati, e ognuno sa quello che deve fare. Queste tecniche di ripresa sono oggi cadute in disuso. Pur essendo appunto un film di interni, questi rimangono poco inquadrati e definiti: al centro dell'attenzione sono gli attori, quasi sempre in movimento, agitati dalle loro passioni estreme, e comunque ben diretti.

Amedeo Nazzari è un cavallo scalciante, un vulcano, e solo verso la fine si cheta in un atteggiamento apatico, risultato dello shock che subisce. Clara Calamai interpreta bene il suo ruolo, a metà tra malizia e dolcezza, suadente, ammiccante, provocante, avvolta spesso da un vestito trasparente (e per un attimo neppure da quello). Come donna contesa da due uomini disposti a tutto è sicuramente credibile. Di Valentina Cortese, invece, Blasetti esalta la bellezza del volto, e la fa guardare spesso dal basso verso l'altro, con i suoi occhioni luccicanti. Elisa Cegani, invece, l'ho già vista in un ruolo simile di donna disillusa e un po' piagnucolosa, anche se non ricordo dove. Evidentemente, la parte era nelle sue corde.

E' un film agitato, che sprizza energia, pulsioni, erotismo, che non dà tregua allo spettatore. Il regista conferma il suo talento, e gli attori si danno da fare. Ma di coinvolgimento emotivo, da parte mia, ce n'è stato poco.

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