Regia di Alessandro Blasetti vedi scheda film
In un’improbabile Firenze rinascimentale, la rivalità amorosa fra Neri e Giannetto per Ginevra arriva al culmine: dopo aver subito l’ennesima umiliazione, Giannetto fa passare Neri per pazzo e poi lo spinge a impazzire davvero. Il film è generalmente conosciuto per due motivi: il seno nudo di Clara Calamai (primo caso ufficiale nel cinema italiano) e la frase di Amedeo Nazzari “E chi non beve con me, peste lo colga”, che chissà perché è entrata nella memoria collettiva. Ma si tratta complessivamente di pochi secondi: il resto è un melodramma paludato, appesantito da una recitazione enfatica, per quanto insolitamente sensuale per l’epoca; ogni tanto si ride anche, ma non sono sicuro che fosse l’effetto previsto. Va rilevata l’asimmetria fra gli antagonisti: Neri è un prepotente senza sfumature, che non si commuove nemmeno quando gli vengono messe davanti alcune delle ragazze da lui sedotte; Giannetto è un debole che dichiara di voler perseguire la vendetta, ma in realtà cerca di riconciliarsi con l’avversario. Sorvoliamo sugli sfondi di cartapesta e sugli accenti degli interpreti, non uno dei quali suona fiorentino.
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