Regia di Alessandro Blasetti vedi scheda film
Nonostante il difficilissimo periodo economico-politico-sociale e artistico (siamo in pieno svolgimento della seconda guerra mondiale), il già parecchio quotato Blasetti riesce a imbastire e confezionare una bella trasposizione filmica del testo teatrale La cena delle beffe scritto da Sem Benelli. La sceneggiatura firmata dallo stesso regista in collaborazione con Renato Castellani è decisamente fedele all'originale, tanto da mantenere toni e ambientazioni teatrali, aiutata in ciò dalle ottime scelte di casting che pescano fra il fior fiore degli interpreti del momento: Osvaldo Valenti, Amedeo Nazzari, Clara Calamai, Valentina Cortese, Elisa Cegani, Memo Benassi e Luisa Ferida sono i nomi principali sulla locandina, e nessuno di loro ha bisogno di presentazioni. Se c'è un limite centrale nell'operazione è proprio quello dell'eccessiva 'freddezza' teatrale riservata alla messa in scena: non scarna o addirittura povera, ma abbastanza statica, questo sì, e colma di retorica nei dialoghi evidentemente aderenti al copione originale. Produce Giuseppe Amato senza risparmiarsi; completano il cast tecnico Mario Serandrei (montaggio), Mario Craveri (fotografia) e Giuseppe Becce (musiche). La pellicola fece scalpore ai tempi perchè per qualche fotogramma si vedono i seni della Calamai: i tempi erano destinati a cambiare, ma certo non in maniera rapida. 6/10.
Nella Firenze medievale è acerrima la rivalità fra Neri e Giannetto, divisi oltrettutto da una donna che entrambi amano. Il primo finisce in prigione, creduto pazzo, per colpa del secondo; ecco che la vendetta di Neri sarà spietata.
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