La rivalità tra Giannetto Malespini e Neri Chiaramontesi è di lunga data. Giannetto riesce fare imprigionare Neri con l'accusa di essere pazzo e s'affretta a rubargli l'amante, Ginevra. Neri riesce a evadere, corre a casa di Ginevra ben intenzionato a vendicarsi e uccide l'uomo che si trova con lei, che è poi il proprio fratello, condotto lì dall'astuzia di Giannetto. A quel punto Neri impazzisce sul serio.
Note
Celebre trasposizione dal lavoro teatrale di Sem Benelli, in cui però le cose più famose rimangono la battuta di Nazzari: "Chi non beve con me, peste lo colga" e una scena di nudo con Clara Calamai che, per quanto fugace, all'epoca fece scalpore.
Ammirevole trasposizione del dramma di Sam Benelli. Un film che svetta nel panorama del cinema dei primi anni 40 per capacità di analisi psicologica. Un film che osa narrando passione nascoste.
La cena delle beffe è un'opera che si diverte, prendendosi gioco dello spettatore per la maggior parte della sua durata. La sua connotazione goliardica, le battute crasse e pungenti, le gag disseminate ovunque, la colonna sonora spesso scanzonata sembrerebbero situare il film nella penombra della commedia nera, che lambisce la dimensione del dramma ma ne rimane un oggetto ben… leggi tutto
In un’improbabile Firenze rinascimentale, la rivalità amorosa fra Neri e Giannetto per Ginevra arriva al culmine: dopo aver subito l’ennesima umiliazione, Giannetto fa passare Neri per pazzo e poi lo spinge a impazzire davvero. Il film è generalmente conosciuto per due motivi: il seno nudo di Clara Calamai (primo caso ufficiale nel cinema italiano) e la frase di Amedeo… leggi tutto
Ho voluto infine vedere questo film italiano d'annata, che conoscevo già da tempo per la fama che ha. Mi ricordo come, tanti anni fa, Tele+3 lo trasmettesse continuamente nel corso di 24 ore, ogni tanto una giornata. Devo dire che non mi ha deluso, anche se questo cinema rigorosamente in interni, con attori scatenati, passioni cocenti, sentimenti manichei, odio e amore estremi, vendette,…
La cena delle beffe è un'opera che si diverte, prendendosi gioco dello spettatore per la maggior parte della sua durata. La sua connotazione goliardica, le battute crasse e pungenti, le gag disseminate ovunque, la colonna sonora spesso scanzonata sembrerebbero situare il film nella penombra della commedia nera, che lambisce la dimensione del dramma ma ne rimane un oggetto ben…
Decine, in Splendor, sono i riferimenti ad altre pellicole, attraverso locandine, citazioni, frasi, sequenze, etc...
In questa playlist raccolgo i film omaggiati da Scola, ordinandoli per data di distribuzione. Come…
Nella Firenze Medicea, il mite Giannetto è perseguitato dai fratelli Chiaramontesi, Neri e Gabriello, che non perdono occasione per prendersi gioco di lui. L'ultima occasione è data dall'agguato con cui Neri gli ha sottratto la donna amata, Ginevra.
Sotto la protezione del barone Tornaquinci, egli decide finalmente di andare al contrattacco usando l'unica arma che possiede,…
In un’improbabile Firenze rinascimentale, la rivalità amorosa fra Neri e Giannetto per Ginevra arriva al culmine: dopo aver subito l’ennesima umiliazione, Giannetto fa passare Neri per pazzo e poi lo spinge a impazzire davvero. Il film è generalmente conosciuto per due motivi: il seno nudo di Clara Calamai (primo caso ufficiale nel cinema italiano) e la frase di Amedeo…
Nonostante il tema Teatrale trattato e gli anni di Produzione di questa Pellicola (del 1941 !),il Film e' altalenante e oltre al famoso nudo della Calamai (con un'altra parte coperta ma con trasparenze) altro di piu' non offre e alla fine verra' ricordato solo per questi 2 motivi appena scritti sopra.voto.5.
Nonostante il difficilissimo periodo economico-politico-sociale e artistico (siamo in pieno svolgimento della seconda guerra mondiale), il già parecchio quotato Blasetti riesce a imbastire e confezionare una bella trasposizione filmica del testo teatrale La cena delle beffe scritto da Sem Benelli. La sceneggiatura firmata dallo stesso regista in collaborazione con Renato Castellani è…
Dopo la play sulle sventole all'icrocio dei peli passiamo a cose meno rigide e più pelo....ehm volevo dire più sostanziose, vi indico come muoverci per chi deve dormire a Firenze leggete con attenzione: L'albergo è…
Questa mattina mi apettavo una bella relazione sulla serata di ieri in quel di Ancona, con un Masanfitrione perfetto, secondo la mia immaginazione, o magari addirittura un post su Cinerepublic con tanto di foto di…
Non mi sono mai avvicinato molto alla produzione filmistica del ventennio fascista per un vago senso di fastidio, il che è sbagliato ovviamente perché non si può identificare una forma d'arte con…
..e noi li sbarravamo tutti e due. I più anziani ricorderanno che sino al 1966 la censura imibiva allo spettatore italiano la visione di seni , glutei ( figuriamoci il resto ) femminili salvo in…
Blasetti, pur inserito a pieno titolo nelle alte sfere della cinematografia fascista, fu uno dei registi più coraggiosi, nello sfidare la morale corrente, che vedeva da qualche anno alleati il Vaticano e lo Stato mussoliniano. Qui non solo si vede il primo seno nudo del cinema sonoro italiano (almeno secondo le statistiche ufficiali: perché alcune comparse a seno nudo s'erano già intraviste…
Cosa dobbiamo fare: ridere o piangere? Ma sì, ridiamoci sopra! Perché la faccenda, oltre che sconcertante, è anche ridicola. Il responsabile giovanile della CEI (cos’è una battuta?), don Nicola Anselmi, seguendo…
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Commenti (7) vedi tutti
Una donna troppo bella per non essere contesa: attorno a lei si scatenano passioni e gesti estremi.
leggi la recensione completa di BalivernaFilm dalle due facce, entrambe di clamoroso impatto.
leggi la recensione completa di giansnow89E chi non beve con me, peste lo colga!
leggi la recensione completa di champagne1Film sontuoso, indimenticabili scenografie e costumi, oltre tutto il resto
commento di Utente rimosso (ohmeye)Molto bello
commento di aredhelAmmirevole trasposizione del dramma di Sam Benelli. Un film che svetta nel panorama del cinema dei primi anni 40 per capacità di analisi psicologica. Un film che osa narrando passione nascoste.
commento di truffautforse il più bel film italiano degli anni '40, fedele trasposizione della piéce di Sem Benelli
commento di bocchan