Regia di Samuel Fuller vedi scheda film
Film capitale nella storia del cinema bellico, ha influenzato soprattutto i contemporanei (il Malick della "Sottile linea rossa" e il Gitai di "Kippur").
Anti-retorico, privo di enfasi persino nelle scene madri (il dolly sulle vittime del massacro nel labirinto, confuse col terreno), laconico, realista, privato di ogni profilo politico e ideologico, diffama la guerra piu' di ogni film dichiaratamente antimilitarista, proprio perche' ci mostra la guerra per quello che e' (un inferno), indipendentemente dalle sue ragioni. Una lezione di cinema e di morale. I sapientoni che definirono Fuller un reazionario avrebbero dovuto cambiar mestiere.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta