Regia di Terence Davies vedi scheda film
Meno compiuto del precedente “Voci lontane”, prosegue sulla stessa linea dell’autobiografismo poetico. Questa volta, a momenti di puro incanto audiovisivo e di grande intensita’ si alternano fasi piu’ sbiadite e fin troppo criptiche. Inoltre, e’ troppo centrato sul giovane (e bravo) protagonista, e di conseguenza gli altri personaggi sono delineati poco e male: manca la ricchezza di toni, umori e caratteri che animava il magnifico “Voci lontane”. Terence Davies resta comunque uno dei pochi autori europei di rilievo degli ultimi 20 anni.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta