Liverpool, anni Cinquanta: Bud vive il difficile passaggio dall'infanzia all'adolescenza. Di indole solitaria, è emarginato dai compagni di scuola e divide il suo tempo tra la passione per il cinema e quella per la musica. Sono soprattuto le canzoni e i piccoli spettacoli della madre, figura dominante, ad accompagnare le sue ore, fino a quando, un giorno, viene turbato da un giovane muratore che gli strizza l'occhio. In tutto il suo cinema, Terence Davies non si è mai allontanato dall'autobiografia, capace di ricostruire lo squallore quotidiano attraverso la poesia della memoria e del cinema. E qui, per l'adolescente solitario degli anni '50, è proprio il cinema ad avere un ruolo fondamentale. Raffinatissimo e visionario.
L'ultimo film del ciclo autobiografico di Davies è "Il lungo giorno finisce" ("The long day closes", 1992), dove il regista rievoca le sue esperienze fra il 1955-56, anni di transizione fra l'infanzia e l'adolescenza, dopo la morte del padre. "Il lungo giorno finisce" ha molti punti di contatto con "Voci lontane", tanto che qualcuno ha parlato di una specie di remake, ma qui la narrazione è… leggi tutto
Una palla micidiale. Ritmo esasperatamente lento, dettagli lambiccati. Personaggi che sarebbero insopportabili, se solo fossero abbastanza interessanti da sollecitare un giudizio. Ogni tanto una spruzzata di poesia, fasulla come una banconota da tredici euro. A differenza del lungo giorno, il film sembra non finire mai. leggi tutto
Il titolo (forse un po' troppo altisonante) di questa playlist ne racchiude il suo scopo: catalogare alcune opere meritevoli (sia classiche che moderne) le quali, per un motivo o per un altro, rischiano di rimanere…
Una palla micidiale. Ritmo esasperatamente lento, dettagli lambiccati. Personaggi che sarebbero insopportabili, se solo fossero abbastanza interessanti da sollecitare un giudizio. Ogni tanto una spruzzata di poesia, fasulla come una banconota da tredici euro. A differenza del lungo giorno, il film sembra non finire mai.
L'ultimo film del ciclo autobiografico di Davies è "Il lungo giorno finisce" ("The long day closes", 1992), dove il regista rievoca le sue esperienze fra il 1955-56, anni di transizione fra l'infanzia e l'adolescenza, dopo la morte del padre. "Il lungo giorno finisce" ha molti punti di contatto con "Voci lontane", tanto che qualcuno ha parlato di una specie di remake, ma qui la narrazione è…
Storia di una parziale chiusura al mondo ed alle sue brutture, tra sensi di colpa a carattere religioso che assalgono il protagonista crocifiggendolo ad un futuro quanto mai incerto. Dramma del rifiuto di venire a patti con la realtà esterna a coronamento di una fanciullezza solcata da sensi di colpa e da dolorosi ripiegamenti interiori.
Ma il tema della scoperta della propria condizionante…
Meno compiuto del precedente “Voci lontane”, prosegue sulla stessa linea dell’autobiografismo poetico. Questa volta, a momenti di puro incanto audiovisivo e di grande intensita’ si alternano fasi piu’ sbiadite e fin troppo criptiche. Inoltre, e’ troppo centrato sul giovane (e bravo) protagonista, e di conseguenza gli altri personaggi sono delineati poco e male: manca la ricchezza di…
Un film raffinato nella concezione e nella stesura. Immagini che rientrano in un tema di poesia, senza lasciare la realtà. Tutto questo non deve far pensare alla noia, perché questi concetti impalpabili filmicamente, riescono ad emergere, con una linea sottile di storia, che riesce a farci conoscere l'amore che il ragazzo ha per il cinema e per la musica, che sarà quello che riuscirà a…
Film autobiografico di Davies, ben raccontato, ben confezionato, mai noioso (la durata non arriva all'ora e mezza), a tratti spiritoso (soprattutto la macchietta di Curly), impaginato secondo i canoni del new cinema britannico degli anni ottanta (diciamo una propaggine), il film rischia a momenti di scivolare nel calligrafico, così come corse lo stesso rischio, a mio avviso, "Radio Days" di…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.