Regia di Carlo Lizzani vedi scheda film
Commediola di poche pretese il cui unico elemento di vago interesse può essere la (forse pure un po' troppo frivola e superficiale) descrizione della vita milanese di quegli anni, quelli del 'boom' (ormai prossimo al declino), forieri di un entusiasmo che quasi mezzo secolo dopo può sembrare incredibile, favolistico. Invece tutto ciò accadeva in Italia, eccome. E' un Lizzani minore, pressochè ingabbiato in un progetto della stessa Noris destinato a riportarla in auge dopo una pausa di 15 anni nel cinema. E che in realtà lascia il tempo che trova. Compare brevemente anche la Carrà. Nulla di memorabile.
La Celestina, ultracinquantenne vamp, apre un'agenzia di pubbliche relazioni in quel di Milano. In realtà tutti sanno che si tratta di un bordello, ma nemmeno i potenti sono interessati a denunciarlo e farlo chiudere, visto che lo frequentano spesso. E quando lo scandalo rischia di scoppiare, la Celestina si trasferisce a Parigi, dove riaprirà l'attività.
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