Regia di Norman Jewison vedi scheda film
A Parigi, un pittore senza successo decide di tornare in America dalla ricca fidanzata (Angie Dickinson, matronale); il coinquilino, aspirante scrittore che dipende economicamente da lui, lo convince a inscenare un suicidio per far alzare le quotazioni dei suoi quadri: ma spinge la finzione troppo oltre, e viene accusato dell’omicidio dell’amico. Il film è tutta una strizzata d’occhio alla saga di Clouseau, sia nei (divertenti) titoli di testa animati sia nella presenza di Elke Sommer (deliziosa) sia nel personaggio di un commissario incapace che per maggiore chiarezza pronuncia a beneficio degli spettatori la battuta “lei ha visto troppi film di Peter Sellers”. Alla lunga la partita a quattro finisce per diventare troppo contorta e gira un po’ a vuoto, ma i compagnoni Dick Van Dyke e James Garner regalano alcuni momenti piacevoli; Parigi è allegra e colorata, come vuole la prassi.
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