Regia di Maryam Goormaghtigh vedi scheda film
CANNES-ACID 2017 – MY FRENCH FILM FESTIVAL 2018
Tre amici trentenni iraniani, da tempo in Francia per motivi di studio (almeno ufficialmente, dato che almeno uno di essi si trova in loco anche per evitare I due anni di servizio militare impost dal regime ai suoi cittadini maschi), cercano di convincere il più pingue di loro a non tornare nel paese natio, proponendogli un viaggio “on the road”, macchina e tenda, durante una estate scandita da tempo libero e tanta voglia di distrarsi.
Emergono conflitti interiori, incertezze sul proprio futuro, problematiche anche economiche dei familiari in loco che si sono indebitati per permettere la “fuga” all’estero dei loro cari, ormai quasi clandestini per il regime.
Inizierà un viaggio per le strade di un nord della Francia caldo ma anche piovoso, scandito da visite a centri abitati ricchi di folklore locale e di personaggi con cui venire a contatto: tra questi due amiche musiciste, che accompagneranno per qualche giorno, illudendoli, i nostri tre sfaccendati ed ingenui ragazzi alle prese con un raffronto critico ognuno del proprio status di persona incompleta alla ricerca di una definizione, esteriore come interiore.
Una piccola commedia lieve, a tratti bonaria, a tratti divertente, che, almeno in parte, pare un documentario tanto pare aderire alla quotidianità di vite qualunque, ma che rimane cinema a soggetto interpretato da attori davvero poco professionisti, ma proprio per questo in grado di poter esprimere ognuno il proprio personaggio, ma anche la propria intimità di persona che vive sensazioni private non molto dissimili.
Una riflessione leggera, lieve, ma autentica, genuina, sul senso di responsabilità che affligge tutti coloro che ancora sanno provare il disagio di un incertezza che li coglie quando la via che si presenta all’orizzonte appare poco chiara, ed il dubbio se assecondare le proprie preferenze o seguire la via del dovere, risulta attanagliante.
Tra i colori vivi di un'estate che predispone almeno ad una tenue allegria di fondo, e tra fisicità esibite con pudore ma anche realisticamente, appannaggio di corpi autentici in capo a persone che sanno interpretarli con l'ironia sincera e positivamente disarmante.
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