Regia di Albert Hughes vedi scheda film
USCITO AL CINEMA IL 6 DICEMBRE 2018
VISTO SU NETFLIX NEL GENNAIO 2022
Circa ventimila anni fa, uomo e lupo scoprirono di poter essere alleati. E fu allora che crebbero le radici di un sodalizio oggi suggellato dal detto “il cane è il miglior amico dell’uomo”. All’inizio di una nuova era glaciale un canide, nel momento del bisogno e grazie alla sensibilità di un giovanissimo cacciatore, ebbe prova che l’umano non era solo una preda da cacciare come tutte le altre, ma poteva diventare compagno e protettore. Da quei tempi la fratellanza non si è più rotta.
Il film diretto da Albert Hughes (regista statunitense di norma in sodalizio artistico col gemello Allen e conosciuto grazie a lungometraggi di indiscutibile valore quali La vera storia di Jack lo squartatore - From Hell del 2001 e Codice Genesi del 2010) è una coraggiosa opera ambientata quasi nella notte dei tempi, in cui tutto potrebbe risultare azzardato e campato in aria, a cominciare dalle reali sembianze degli umani di quel tempo, per continuare con il loro abbigliamento e consuetudini. L’idea siglata dallo stesso Albert Hughes si accontenta, tuttavia, di presentarci l’uomo come costantemente impegnato nel rito della caccia, di continuo esposto alle insidie delle più ostili intemperie e alla minaccia rappresentata da bestie brutali, poste lungo la sua stessa catena alimentare.
Protagonisti quasi assoluti di Alpha - Un'amicizia forte come la vita, sono Keda (l'australiano Kodi Smit-McPhee, già corposa la sua filmografia e tra i protagonisti de Il potere del cane del 2021, opera piuttosto gettonata in questi giorni su Netflix) e il lupo grigio Alpha. Giunti entrambi sull’orlo fra la vita e la morte, si accorgono non solo di poter essere un punto di forza reciproco ma anche, forse soprattutto, un motivo di accrescimento interiore. Il giovane Keda, da figlio di papà timido, impacciato e dal cuore troppo tenero, si trasformerà in un uomo leader e con lui il cane Alpha capirà di non essere più un affamato predatore ma l’amato e irrinunciabile braccio destro del capo.
È un film da cui non aspettarsi significanti interpretazioni o dialoghi sorprendenti, ma di cui godere per la fluidità della narrazione in immagini, la costanza della tensione che porta lo spettatore a immedesimarsi nelle vicende del ragazzo affiancato dal suo nuovo amico, per una buona fotografia e per effetti speciali di discreto livello. Consigliato a tutti per un tuffo nel passato più lontano e imponderabile. Voto 6,7.
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