Regia di Gabriel Cash vedi scheda film
Lupin III, Fujiko, l'ispettore Zenigata, Jigen e Goemon protagonisti di un nuovo cortometraggio, girato a Roma, che cita la seconda serie animata e riprende i momenti intimi fra Fujiko e Lupin. Non è originale quanto "BASETTE" di Gabriele Mainetti, ma come sktech all'italiana su Lupin III ci sta tutto. Scena dopo i titoli di coda.
Nuovo cortometraggio italiano di un certo valore, dopo il fortunato "BASETTE" con Valerio Mastandrea, di Lupin III. Ambientato a Roma (ma qui non si parla romanesco), si pesca a piene mani fra le battute migliori dell'anime giapponese, in special modo si fa il verso al Lupin scanzonato della seconda serie, quello che sghignazza e ha un debole per Fujiko che vorrebbe far sua, ma che invece da lei riceve solo tradimenti, schiaffoni, pedate e pugni a molla in faccia, visto che quando la vede sdraiata a letto non riesce a reprime il desidero di balzare fuori dai suoi vestiti per saltarle addosso (quante volte avremmo voluto essere al posto del ladro gentiluomo,non per ricevere dalla ladra pedate ma baci appassionati). L'avversario di turno sa di trashata e pure il nome (Mister Pompi) fa cascare le braccia, ma "Lupin III" e "Fujiko" sembrano davvero loro in carne e ossa, specie lei che è abbastanza forrnita nelle parti giuste. Alla fine, il tutto risulta essere uno di quegli sketch che comparivano nei vecchi varietà che andavano in tv anni fa, manca solo il comico di primo piano come protagonista. Simpatico, ma paragonato a "BASETTE" di Gabriele Mainetti ci perde. Ah, non perdete la scena finale dopo i titoli di coda, perché tutto ciò che è assente nel film giappoonese dal vivo di Lupin III del 2014, l'aspetto sexy, i seni ben toniti di Fujiko e il Lupin allupato, lo si trova qui.
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