Trama
Dopo la morte del figlio, un ex cappellano militare è distrutto dal dolore quando stringe amicizia con una donna alle prese con il recente suicidio del marito. Scoprirà ben presto alcuni segreti riguardanti la complicità della sua chiesa con corporazioni poco etiche.
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Commenti (7) vedi tutti
Lento da sgocciolamento di latte dalle ginocchia. I dialoghi sono fatti anche bene, ma la trama sembra scritta su un binario dritto su un finale che spiazza lo spettatore, come sotto a un treno. Il tema del film sembrava pseudo ecologista e invece, ... ciccia, tutto più banalmente umano. Voto: 4
commento di GARIBALDI1975The Last Tentation of Reverend Ernst Toller (Full Clog Destroyer), ovvero: le Journal d’un Calviniste de Campagne (Inverare Bernanos).
leggi la recensione completa di mckDramma spirituale, umano e sociale. Bella prova cinematografica di Schrader. Eccellente l'interpretazione di Ethan Hawke
leggi la recensione completa di Furetto60La recitazione è buona, anche se la protagonista è troppo bella per interpretare il ruolo di una semplice e modesta ragazza di campagna. La storia è profonda, ma eccessivamente lenta, pesante: si aspettano cambi di ritmo che non arrivano. Il finale poi, per me è proprio sbagliato. Voto: appena sufficiente/mediocre (due stelle)
commento di Yusaku87Non c'è speranza senza disperazione come non c'è disperazione senza speranza. Se amate profonde riflessioni filosofiche sull'esistenza e sulla società, questo viaggio spirituale di Paul Schrader vi immergerà in uno stato di estasi mista a orrore che difficilmente riuscirete a scordare.
commento di CineNihilistFilm che prova a svincolarsi dalla sua ostentata inazione attraverso il paradigma di un flusso di coscienza che passa confusamente dalla crisi della vocazione alla vocazione al martirio, mantenendo nella dolente interpretazione dell'eternamente corrucciato Ethan Hawke il malfermo puntellamento di un'impalcatura ideologica decisamente traballante.
leggi la recensione completa di maurizio73grande prova di regia di Schrader per un'opera sommessa e lucida, pluri-stratificata, a cui un "maturo" Ethan Hawke dà il proprio straordinario contributo. somma rappresentazione del dualismo "hope and despair" presente nell'essere umano (non solo contemporaneo) e della difficoltà a trovare un senso e un equilibrio in questi "tempi oscuri".
commento di giovenosta