Regia di Matt Palmer vedi scheda film
Il regista riesce a dribblare un sacco di clichè in un dramma dark con una trama che avrebbe potuto facilmente deragliare... contro gli alberi.
Il regista Palmer è sincero e bravo a dribblare tutta una serie di clichè in una storia realmente già vista (esempi... i 2 amici uno spavaldo cocainomane e l'amico "bravo ragazzo innocente", una foresta claustrofobica come scenario, una trama abbastanza telefonata fino al finale....) Ed ecco che con un valido script i 2 protagonisti sono resi assai credibili nelle loro debolezze e nella loro stolta (ma assai umana) serie di azioni; la foresta è resa dark e grave con una ottima fotografia e accoglie le azioni dei protagonisti tra le fronde come un Troll accompagnato dal cervo metaforico sempre presente. La trama tiene comunque una onesta tensione fino alla fine. Palmer ottiene risultato quindi e avvicina la sua foresta (contenitrice di abitanti di varia o avariata umanità) a foreste cinematograficamente più "potenti" descritte in film quali, ad esempio, "Ardenne" o "Un tranquillo weekend di paura". Regista da seguire.
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