Regia di François Troukens, Jean-François Hensgens vedi scheda film
Un buon polar belga ....
Una rapina ad un portavalori viene utilizzata da qualcuno per occultare l' assassinio di un magistrato ficcanaso .... Un teso polar belga che pesca nel torbido della storia recente di quel paese , recuperando la truculenta vicenda reale della cosiddetta Banda degli Assassini del Brabante , che ha funestato la regione negli Anni '80 . Il film abbraccia infatti la teoria che questi fuorilegge fossero pilotati per attuare una strategia della tensione che avrebbe condotto il Belgio ad un colpo di stato reazionario . E l' uccisione del magistrato sarebbe dovuta al fatto che stesse indagando a fondo in quella direzione . Il protagonista della pellicola diventa quindi il capo dei rapinatori ( ladro ma non assassino ) , che è costretto a darsi molto da fare per scagionarsi dalle accuse . Se la teoria dei rapporti tra criminalità ed alti organi dello Stato non è più una novità persino nei confini nostrani ( vedi " Romanzo criminale " e " Suburra " ) , bisogna però riconoscere che i due registi Jean Francois Hengens e Francois Troukens ( costui ex rapinatore ! ) sono riusciti a fare un buon lavoro , tenendo sempre ben alto il ritmo del film , che abbonda di azione e di adrenalina .
Il protagonista è il convincente Olivier Gourmet , già attore feticcio dei fratelli Dardenne . Meno noti , almeno a me , gli altri interpreti , che comunque mi pare di aver già visto in altre occasioni . In definitiva , si tratta di un buon action thriller , con una notevole fotografia curata dallo stesso Hensgens ; peccato solo per un finale decisamente troppo frettoloso . Ma anche così vale quasi 7 .
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