Regia di Frank Capra vedi scheda film
Secondo me è una discreta commedia, ma non al livello dei capolavori di Capra. E' tutta basata sul contrasto tra l'alta società con i suoi modi di vivere e la gente comune, tema non raro nelle pellicole del regista siciliano. I due mondi cozzano l'uno contro l'altro, rivaleggiano, si oppongono, cercano di cambiarsi a vicenda e di convivere, per concludere che sono incompatibili. Capra mette in ridicolo gli ingessati e compassati ricconi, e spezza una lancia a favore della gente del popolo, più spontanea e capace di godersi la vita.
Il film è in parte ambientato nel monodo vorace della stampa, sempre a caccia di scandali, caso frequente nei film degli anni '30 e '40 (il che fa pensare che fosse tutto vero...). C'è occasione per qualche risata qua e là, e non mancano buone idee (come quella dell'uccello in gabbia), ma secondo me manca il brio di molte altre screwball comedy.
Jean Harlow è forse la Marilyn degli anni '30. E' certamente bella, ma forse ancor di più è simpatica, e comunque in complesso è deliziosa.
Forse sotto sotto, con l'affermazione dell'incompatibilità senza speranza tra alta borghesia e classi inferiori, Capra dà al film ha anche un retrogusto amarognolo.
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