Regia di Nando Cicero vedi scheda film
Un classico della parodia demenziale, unico nel suo genere
La prima volta che lo vidi, moltissimi anni fa, mi sembrò un filmetto da quattro soldi, girato in fretta e dall'umorismo piuttosto grossolano. Qui e là mi aveva fatto ridere ma il ricordo che ne avevo era quello di una parodia poverissima, animata da una comicità ai limiti della demenza. Di recente l'ho rivisto e dopo averlo esaminato con più attenzione, scena per scena, mi sono accorto che il film, dietro la sua patina rozza e la sua evidente povertà di mezzi, ha molte qualità. Solo Franco Franchi avrebbe potuto interpretarlo. Ma tutti gli attori, da Gianni Agus, fino all'ultimo dei caratteristi, sono bravissimi: la mimica, la voce, le espressioni, i tempi comici sono praticamente perfetti. Il film scorre benissimo e le battute e le situazioni comiche si susseguono senza momenti di stanca. La regia è efficace e la musica è usata sapientemente per sottolineare la comicità delle situazioni.
Trovo poi a suo modo geniale l'idea di ambientare la parodia in Italia. Sicuramente questo è stato dettato dal budget risicato, ma ha dato luogo alla vera forza del film: la creazione di un surreale universo parallelo, popolato da personaggi tra il demenziale e il grottesco, come il "mandarino di Sicilia", che si esprimono in un finto cinese maccheronico, che solo loro riescono a comprendere, tra "mani di travertino" e improbabili mosse di kung fu.
Insomma, il film nonostante le apparenze è ben fatto e recitato, ed è molto divertente. Per apprezzarlo bisogna scendere dal piedistallo e tornare un po' bambini. Fatto questo, sono molte le scene memorabili. L'espediente narrativo di "cinesizzare" storia e personaggi in un contesto siculo-romanesco è geniale nella sua demenziale e ruspante sfacciataggine.
Molti potranno giudicare questo film con aria di sufficienza, ma se lo confrontiamo con altri modelli americani, penso a parodie demenziali di vario genere, si capisce che Ku-fu non sfigura affatto, anzi rispetto ad altri film più blasonati riesce a brillare di luce propria. Dopo averlo visto e rivisto, lo considero un vero classico della parodia. E' come un fumetto comico recitato da attori in carne e ossa. Un film unico nel suo genere, a suo modo geniale nella sua demenziale e infantile comicità.
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