Una vedova bianca e la sua governante nera si arricchiscono con la formula di una farina per frittelle, di cui è depositaria la governante, che, come solo compenso, chiede per sé un funerale in grande stile. La figlia della donna bianca ama il futuro patrigno e quella della donna nera si vergogna della sua stirpe. Rifatto da Sirk nel 1959. Ma in questo caso l'originale è invecchiato peggio del rifacimento, nonostante la maestria registica di Stahl.
Prima e meno famosa versione, rispetto a quella del mago del melò Douglas Sirk, del romanzo di Fannie Hurst: l'unico neo è nel personaggio della governante nera ripudiata dalla figlia proprio per il colore della pelle, ai limiti dello stereotipo. In questa che è la versione originale la sua differenza di razza è sottolineata dall'inglese sgrammaticato da lei parlato.… leggi tutto
E' invecchiato certo ma mantiene intatta una certa presa sullo spettatore e non gli si può negare una certa dose di tensione drammatica. Inoltre le interpretazioni sono eccellenti. Tabellino dei punteggi di Film Tv ritmo:2 impegno:2 tensione:2 leggi tutto
O: Fuck, I like "Cazzo"! Iniziamo con una tautologia: a testimonianza diretta dell’importanza (ma pure la bellezza, anche quella, vien da sé) che questo romanzo pubblicato nel 2001 da Percival Everett…
Il lungo meriggio della Terra.
Le opere di Robert Charles Wilson, statunitense-canadese (California-Ontario) classe 1953, autore di 18 romanzi (più un numero quasi doppio di racconti) dal 1986 ad oggi, 6 dei…
E' invecchiato certo ma mantiene intatta una certa presa sullo spettatore e non gli si può negare una certa dose di tensione drammatica. Inoltre le interpretazioni sono eccellenti. Tabellino dei punteggi di Film Tv ritmo:2 impegno:2 tensione:2
Prima e meno famosa versione, rispetto a quella del mago del melò Douglas Sirk, del romanzo di Fannie Hurst: l'unico neo è nel personaggio della governante nera ripudiata dalla figlia proprio per il colore della pelle, ai limiti dello stereotipo. In questa che è la versione originale la sua differenza di razza è sottolineata dall'inglese sgrammaticato da lei parlato.…
Voto 7. Sceneggiatura solida, per un melodrammone nel quale ci sono alcune temi di riferimento della società americana: problema razziale, in primo luogo, e mito del self made (wo)man. Decisamente meglio la seconda e successiva versione degli anni ’50, anche se i suoi 75 anni in fondo non li porta male. Personaggi e narrazione sono un po’ ingessati ma erano gli anni ’30. Indimenticabile,…
Hollywood 1934. Siamo lontani dai movimenti antirazziali, dalle battaglie di Martin Luther King e via dicendo. “Lo specchio della vita”, dal romanzo di Fannie Hurst, è una fedele trasposizione della mentalità americana media di quel periodo, ove le persone di colore non erano totalmente considerate inferiori, ma soggetti ad una condizione di inferiorità quasi naturale. È più che altro…
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