Regia di Jacques Tourneur vedi scheda film
Come girare un melo'fuoco e fiamme sotto la cenere travestendolo da horror.Leggo con sorpresa che il recensore di Filmtv ha dato il massimo della valutazione a questo film degli anni 40.Forse è eccessivo(per me è sicuramente una valutazione esagerata)ma non si può negare a questo breve film(meno di 70 minuti)la capacità di evocare una certa atmosfera malsana e torbida che avvolge la vicenda che spaventa più di qualsiasi demone ricreato con effetti speciali ultramoderni.E'una concezione di cinema decisamente non al passo dei nostri tempi e per questo per me è ancor più carica di fascino.Qui c'è l'arte di evocare e non mostrare e poi secondo me questo non è horror,al massimo lo è lo spunto:questo si tratta di un puro melò con le sue belle inlinazioni al noir.Ha un andatura lenta ,ipnotica quasi a voler sottlineare la catatonia di cui è affetta la donna che l'infermiera è chiamata a curare.Ma poi è proprio l'infermiera ad essere al centro di un torbido triangolo amoroso reso ancor più torbido dall'atmosfera funesta di cui si è detto sopra.E'innegabile il fascino di questa pellicola,la capacità di sceneggiatori regista di lavorare con le sensazioni e con luci e ombre in maniera evocativa,ma secondo me non è un capolavoro meritevole del massimo dei voti....
non ci vuole molto a fare la catatonica
ok
un po ingessato
funziona
direi brava
ottima regia
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Condivido. Soprattutto sul fatto che sia un melò dalle divagazioni extrasensoriali, piuttosto che un horror.
Concordo.
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