Regia di Pawel Pawlikowski vedi scheda film
Non è brutto, ma in qualche modo piuttosto deludente.
Mah, una mezza delusione. Anche considerando che questo film era nella mia Top25 dei film da vedere. Anche considerando che il regista aveva vinto l’Oscar per il migliore film straniero, qualche anno prima, con Ida, caruccio ma non un capolavoro. E anche considerando che questo era a sua volta candidato all’Oscar come film straniero, e il regista era in nomination per la migliore regia (e c’era una terza nomination per la fotografia). E aveva partecipato anche a Cannes, vincendo per la regia (più o meno). Mi attendevo di più, insomma, che non la storia di questi due amanti polacchi, lui musicista affermato, lei bella voce e talento emergente, che negli anni ’50-’60 si perderanno e si ritroveranno, di qua e di là della Cortina di Ferro. La storia è forse il punto debole (e mica è poco), perché poi in effetti il bianco e nero usato è molto bello e i due protagonisti sono decisamente bravi.
Io però non riesco ad andare oltre la sufficienza per un film che non aggiunge molto a storie già viste e riviste, anche se lo fa con molta classe e qualità. Andò bene anche nei vari circuiti d’essai.
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