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Arctic

Regia di Joe Penna vedi scheda film

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La recensione su Arctic

di articolotre
8 stelle

-- -- "Non ci si salva da soli" -- --

Trovo altrettanto comprensibile e accettabile che si diano a questo film cinque stelle come una sola. È soggettivo.

---

Dall'inizio alla fine siamo dentro alle nevi e ai ghiacci dell'Artico. Vediamo un uomo, solo, che fatica a liberare dai ghiacci con attrezzi di fortuna metri e metri di terreno per far emergere il fondo terroso scuro. Un'inquadratura dall'alto mostrerà poi che ha disegnato sul terreno un grande SOS.

Il suo ultraleggero si è infatti schiantato al suolo. Lui è ben coperto, ha recuperato alcuni oggetti/attrezzi, ha anche calato delle lenze in buchi fatti nel ghiaccio. Lo vediamo tirare su un pesce, guardarlo e tenerlo in mano prima di decidersi a metterlo sotto ghiaccio per poi mangiarselo. Un'esitazione assurda? O comprensibilissima?

A lungo vediamo solo lui e l'Artico, come dire lui e la vita. Nel suo confronto/rapporto con l'Artico/vita c'è solo ciò che è essenziale.

---

In mezzo a un cielo fattosi cupo, una tempesta con venti fortissimi, si scorge un elicottero che gli si avvicina… prima di avvitarsi su se stesso per andare a schiantarsi. 
Dopo la tempesta lui va presso il relitto, ci trova il pilota morto e la navigatrice più morta che viva ma che ancora respira. La carica su una slitta e la porta nella carlinga dell'ultraleggero, dove le medica la ferita, le versa in bocca gocce d'acqua, la alimenta con pezzetti di pesce, tiene la sua mano stretta a quella inerte di lei. Lei dà solo minimi segni di vita, e quando pare morta ecco che ha ancora un palpito.

Deve portarla a un punto presidiato che rintraccia su una cartina. Carica lei e l'indispensabile sulla slitta e orientandosi con i profili delle cime artiche inizia una lunga, travagliata e rischiosa odissea. 

Non racconto altro, in qualche modo va a finire.

---

"Non ci si salva da soli".

Se qualcuno si chiede quanto questa sia una frase fatta, uno slogan svuotato di significato, una frasetta da incarto del cioccolatino; o se non sia invece una grande verità, da ripulire dal superfluo che si porta appiccicato addosso, e in cui ricominciare a credere, allora farà bene a vedere "Arctic".

Lui si sarebbe salvato alla grande se se ne fosse andato da solo? 

O la sua salvezza, quale che sia, è stata cercare di salvare anche lei?

Inverificabile! Ma io non ho dubbi.

 

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Ultimi commenti

  1. Carica precedenti
  2. supadany
    di supadany

    L'ho visto un paio di settimane fa e mi ha convinto (mezza stella in meno, ma comunque posizionato nel gruppo dei promossi).
    Direi che la domanda che poni sulla salvezza individuale/condivisa è centrale e lo nobilita rispetto ai tanti film cui somiglia, insieme all'interpretazione di sostanza di Mads Mikkelsen, uno tra i migliori attori della sua generazione.
    :)

    1. articolotre
      di articolotre

      Grazie Daniele, e bravo a ricordare l'ottimo protagonista che io non avevo nemmeno citato.

  3. passo8mmridotto
    di passo8mmridotto

    Contrariamente a Franco che aspetterà l'estate, io lo vedrò magari nei giorni della merla, dopo avere letto la recensione di Fabio/Alan Smithee "Centigrade", niente mi fa paura, tantomeno il freddo.
    Sono convinto anch'io che non ci si salva da soli, mi capitò di rischiare il naufragio su una piccola barca durante una battuta di pesca. Onde anomale e tempesta di fulmini, eravamo rimasti in due sulla barca, quando decisi di cercare di raggiungere la costa a nuoto. L' unico rimasto a bordo, cominciò a urlare che non sapeva nuotare, e che non voleva morire (mi sembra giusto...) Risalii a bordo, e dopo alcune ore le acque si placarono. Fui contento della decisione presa, quel poveraccio sarebbe sicuramente annegato. Ancora non so come ho fatto a governare quel guscio di noce in una simile tempesta.
    Grazie Angelo per avermi ascoltato. Buona giornata.

  4. articolotre
    di articolotre

    Bei ricordi.
    E una bella risposta ai turbamenti di yume :))

  5. Utente rimosso (bufera)
    di Utente rimosso (bufera)

    Ho avvertito una sorta di turbamento nel tuo scritto,come se ti avesse portato ad un momento di solitudine e/o abnegazione per qualcuno. Forse mi sbaglio o forse no ma me la sono sentita come sussurrata nell'orecchio Ciao:-))

    1. articolotre
      di articolotre

      Cara Anna Maria, uno dei motivi principali per cui mi piacciono le donne è che hanno questo livello di sensibilità: infatti! Molto centrato quel "abnegazione", da non spiegare.

  6. ezio
    di ezio

    Mi sembra un buon film con ottimi sfondi.....sfatiamo il detto"meglio soli che mal accompagnati".....grazie Angelo (premesso che non l'ho ancora visto).

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