Regia di Joe Penna vedi scheda film
-- -- "Non ci si salva da soli" -- --
Trovo altrettanto comprensibile e accettabile che si diano a questo film cinque stelle come una sola. È soggettivo.
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Dall'inizio alla fine siamo dentro alle nevi e ai ghiacci dell'Artico. Vediamo un uomo, solo, che fatica a liberare dai ghiacci con attrezzi di fortuna metri e metri di terreno per far emergere il fondo terroso scuro. Un'inquadratura dall'alto mostrerà poi che ha disegnato sul terreno un grande SOS.
Il suo ultraleggero si è infatti schiantato al suolo. Lui è ben coperto, ha recuperato alcuni oggetti/attrezzi, ha anche calato delle lenze in buchi fatti nel ghiaccio. Lo vediamo tirare su un pesce, guardarlo e tenerlo in mano prima di decidersi a metterlo sotto ghiaccio per poi mangiarselo. Un'esitazione assurda? O comprensibilissima?
A lungo vediamo solo lui e l'Artico, come dire lui e la vita. Nel suo confronto/rapporto con l'Artico/vita c'è solo ciò che è essenziale.
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In mezzo a un cielo fattosi cupo, una tempesta con venti fortissimi, si scorge un elicottero che gli si avvicina… prima di avvitarsi su se stesso per andare a schiantarsi.
Dopo la tempesta lui va presso il relitto, ci trova il pilota morto e la navigatrice più morta che viva ma che ancora respira. La carica su una slitta e la porta nella carlinga dell'ultraleggero, dove le medica la ferita, le versa in bocca gocce d'acqua, la alimenta con pezzetti di pesce, tiene la sua mano stretta a quella inerte di lei. Lei dà solo minimi segni di vita, e quando pare morta ecco che ha ancora un palpito.
Deve portarla a un punto presidiato che rintraccia su una cartina. Carica lei e l'indispensabile sulla slitta e orientandosi con i profili delle cime artiche inizia una lunga, travagliata e rischiosa odissea.
Non racconto altro, in qualche modo va a finire.
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"Non ci si salva da soli".
Se qualcuno si chiede quanto questa sia una frase fatta, uno slogan svuotato di significato, una frasetta da incarto del cioccolatino; o se non sia invece una grande verità, da ripulire dal superfluo che si porta appiccicato addosso, e in cui ricominciare a credere, allora farà bene a vedere "Arctic".
Lui si sarebbe salvato alla grande se se ne fosse andato da solo?
O la sua salvezza, quale che sia, è stata cercare di salvare anche lei?
Inverificabile! Ma io non ho dubbi.
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