Regia di Matan Yair vedi scheda film
CANNES ACID 2017 - CINEMA OLTRECONFINE
Le "impalcature" della vita, ovvero quegli appigli che ti consentono di acchiappare al volo le opportunità che la vita a volte riserva alla gioventù, ma dai quali tuttavia è possibile cadere, precipitando rovinosamente a terra.
Scaffolding, le impalcature del titolo, sono anche quelle effettive che costituiscono la base del lavoro che il padre del diciassettenne riottoso e focoso Asher porta avanti dalla gioventù, presiedendo una impresa edile che l'uomo porta avanti da solo, nonostante l'età ormai avanzata ed i problemi di salute che lo affliggono. E nonostante l'uomo debba curarsi anche dell'educaione del figlio unico, l'Asher di cui sopra, un bel ragazzo sveglio, ma certo caratteriale, che ha sempre trovato il tempo e l'occasione per ribellarsi alle regole, alle imposizioni dettate dalle circostanze, dalla morale, dai costumi di vita. Rendendo tutto più difficile, anche la vita già tribolata di un padre impegnato nel difficile compito di genitore unico, e di industriale proteso a portare avanti la sua piccola iniziativa economica ed imprenditoriale.
Per fortuna il ribelle a scuola ha occasione di confrontarsi col mite professore Rami, che, nella pacatezza ed argutezza delle sue argomentazioni, riesce in qualche modo a incanalare il ragazzo nella giusta direzione, opera in cui da sempre avevano fino ad ora fallito sia in famiglia, che a scuola. Ma il mondo diviso tra letteratura e teoria scolastica, e la realtà materiale e schietta del mondo familiaredi tutti i giorni, della vita trascorsa sulel impalcature a fasciare immobili per ristrutturarli, diventa un bivio che mette in condizione il ragazzo di dover devidere la direzione a cui indirizzarsi. La morte improvvisa del professore non farà che acuire questo sottile dramma di indecisione, acuendo i contrasti e la caratterialità incontrollata del giovane riottoso e ribelle.
Scaffolding mette in luce ancora una volta la validità e la potenza di una lezione pedagogica, senza per questo astrarsi da una realtà che entra inevitabilmente e prepotentemente nelal vita del protagonista, costringendolo a scegliere se concedersi alle teorie belle ma astratte, o pensare a ciò che materialmente caratterizza la realtà a cui in qualche modo egli è predestinato per nascita, volente o dolente.
In questo senso il film ci offre l'opportunità di tracciare un ritratto schietto e profondo di un giovane adulto in corso di formazione, proteso con tutte le forze a trovare una soluzione ad un dilemma che si pone dinanzi al suo cammino di crescita, diviso da due mondi difficilmente conciliabili.
Molto del merito di un film medio girato con sobria medietà dall'esordiente alla regia Matan Yair, risiede nella presenza scenica e nello sguardo dell'0affascinante protagonista, Asher Lax, un esordiente solo quaklche anno prima allievo del regista, un tempo insegnante. Un bel volto che buca lo schermo e che si rende portavoce di creare un personaggio forte che domina su tutta la vicenda, divenendo la salvezza e la ragion d'essere di tutta la produzione.
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