Corrado, un poliziotto della task force europea responsabile del controllo dell'immigrazione, riceve un incarico in Libia. Durante un giro di pattuglia di notte nel deserto, Corrado incontra Swada, una giovane somala che ha lasciato il suo paese devastato dalla guerra per cercare di raggiungere l'Europa. Corrado le dà qualcosa da mangiare e bere prima che lei riprenda il suo viaggio. Da quel momento però i loro destini sono legati e Corrado si ritroverà presto davanti a una scelta: rispettare i suoi ordini e la legge o salvare la vita di Swada.
Il tema è interessante e (purtroppo) ancora quanto mai di attualità. Resi bene il contrasto tra la vita agiata del poliziotto (la bella villa, la bella moglie, i bei figli) e le condizioni dei disperati nei lager libici. Peccato che il ritmo sia così lento.
CINEMA OLTRECONFINE
FESTIVAL DI VENEZIA 2017 – FUORI CONCORSO
Un solerte e serio funzionario di polizia del Nord Italia viene inviato in Libia con una importante missione, volta a cercare di risolvere una volta per tutte e trovare accordi con la poco affidabile e tendenziosa fazione governativa locale, sulla questione dell’immigrazione, che vede quello stato nord africano tra i… leggi tutto
Andrea Segre è l’erede giusto del cinema minimalista italiano: toni bassi, temi sociali d’attualità, attori in sottrazione, vita quotidiana, calma piatta…anche troppo! Con L’ORDINE DELLE COSE il soggetto vola alto: raccontare la missione di un funzionario di polizia del Ministero dell’Interno per risolvere il problema degli sbarchi alla radice, in… leggi tutto
Il difetto principale di L'ordine delle cose è che il rapido mutare degli scenari politici interni ed internazionali rischia di farlo passare per un instant movie, rubricabile sotto la categoria "l'immigrazione ai tempi del piddì". Per fortuna, però, le cose non stanno così, perché il film di Andrea Segre è un film serio, com'è ormai dato di…
La trama è abbastanza semplice: il ministero degli esteri delega al sottosegretario di "limitare" il più più possibile gli sbarchi sulle coste itale dei migranti dalla Libia. Il poliziotto Rinaldi dovrà assumersi fattivamente questo compito. Dovrà andare in Libia, trattare attraverso ingenti finanziamenti europei affinché i centri di…
La stagione si è conclusa oramai da qualche settimana. Sono riuscito a vedere un discreto numero di titoli in sala (28) dove l'esperienza cinematografica rimane indiscutibilmente di un altro pianeta. …
Senza la presenza - gradita e ingombrante - del fenomeno Checco Zalone, l’unico che sposta gli equilibri del nostro botteghino negli ultimi anni,… segue
Andrea Segre è l’erede giusto del cinema minimalista italiano: toni bassi, temi sociali d’attualità, attori in sottrazione, vita quotidiana, calma piatta…anche troppo! Con L’ORDINE DELLE COSE il soggetto vola alto: raccontare la missione di un funzionario di polizia del Ministero dell’Interno per risolvere il problema degli sbarchi alla radice, in…
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Corrado Rinaldi è un uomo di successo. Ex schermidore olimpico, lavora per il ministero dell'interno che lo invia in Libia per arginare i continui sbarchi di profughi nelle coste italiane. Il suo compito è stringere un patto con il governo di Tripoli e trattare con i poteri che controllano la zona di Zuara. In ballo ci sono i soldi elargiti dalla UE stanziati per…
Non è una notiziona e quindi che ve la siate persa è normale, ma lunedì scorso si sono chiuse le iscrizioni per i film italiani che se la sentono di correre per il Premio Oscar 2018 al miglior film…
Gli italiani non ne possono più di sentir parlare di sbarchi sulle coste siciliane, di clandestini, di un'Europa distratta. Così il sottosegretario del Ministero degli Esteri (Russo Alesi) decide di inviare in Libia Corrado Rinaldi (Pierobon) - un superpoliziotto padovano solerte, preciso, affidabile e di poche parole - con il compito di trattare con il governo libico…
Prima non ne avevamo le prove. Oggi, a festival concluso e dopo aver preso nota di tutti i film italiani proiettati, in concorso e non, possiamo dire con certezza che "L'ordine delle cose" di Andrea Segre è probabilmente il lungometraggio che più di altri meritava il riconoscimento della selezione maggiore. Senza entrare nel merito di chi aveva la possibilità di indirizzare…
Di nuovo molti titoli in questo secondo weekend dopo il rientro. Ma nelle sale stanno ancora dandosi battaglia Cattivissimo me 3 e Dunkirk, due titoli dai forti incassi e dalla vita ancora lunga, e pertanto…
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Commenti (4) vedi tutti
Il tema è interessante e (purtroppo) ancora quanto mai di attualità. Resi bene il contrasto tra la vita agiata del poliziotto (la bella villa, la bella moglie, i bei figli) e le condizioni dei disperati nei lager libici. Peccato che il ritmo sia così lento.
commento di Artemisia1593Eh vabbè,Tema d'Attualità ma poi ... abbastanza pesante da seguire.voto.2.
commento di chribio1Lentissimo, pesante e noiosissimo.
commento di ValekOttimo spunto di attualità, non sfruttato a dovere. L'ordine delle cose del cinema italiano
leggi la recensione completa di hallorann