Regia di Donato Carrisi vedi scheda film
Servillo torna (dopo La ragazza del lago, 2007) a rivestire i panni di un triste indagatore, alle prese con la cieca follia di un omicida senza movente ...
Avechot: una sperduta località alpina che è muta testimone della scomparsa della sedicenne Anna Lou. Indaga sul caso l'ispettore Vogel (Toni Servillo), poco convinto poiché in uscita da un clamoroso fallimento sui fatti del "mutilatore". Il professor Martini (Alessio Boni), cade al centro delle indagini a causa di un video compromettente che ritrae il suo fuoristrada sul luogo della scomparsa. È l'inizio di un inevitabile attacco mediatico ...
Stupendo esordio alla regia di Donato Carrisi che traduce in (affascinanti) immagini un suo romanzo. Oltre alla efficace messa in scena (bellissime le location) e alla presenza di eccezionali attori (qui predominano Servillo, Boni ed il grande Jean Reno) è da segnalare la precisa ricostruzione di avvenimenti che rasentano la realtà.
L'ispettore Vogel, ad esempio, viene da un indagine (fallita) sul "mutilatore", personaggio ispirato da un criminale tristemente reale quando, tra il 1990 ed il 2000, in Italia agiva Unabomber. E pure l'ambientazione "montana" e i personaggi che si muovono ad Avechot non possono non richiamare alla memoria i tristi fatti di Cogne.
Ma la perfezione del film è data dalla non banale riflessione che l'autore fa sulla manipolazione mediatica e sulla decisa, determinata, coerente (talvolta pure avvilente) indagine portata avanti dall'ispettore Vogel. Un bravissimo Servillo che qui replica la figura di un indagatore circondato da eventi glaciali (la morte -senza motivo- di una dolcissima sedicenne che, per giunta, in amore non ha conosciuto nemmeno il bacio), esattamente come già fece nell'altrettanto bellissimo noir (con medesima ambientazione) di Andrea Molaioli: La ragazza del lago (2007).
Due film, due sfortunatissime ragazze (nella nebbia o del lago), due viaggi nella (tragica) certezza che è data dalla casualità del delitto...
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