Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Per quanto possiamo vantarci di essere maestri nell'arte del Doppiaggio, alcuni film degli anni '40 ne sono stati irrimediabilmente rovinati.
Parlando di Hitchcock, questo e il suo capolavoro, "L'ombra del dubbio", diventano due film completamente differenti se guardati nella loro versione originale (a parte il fatto che "Il prigioniero di Amsterdam" fu allora scorciato di quasi mezzora!).
Così mi son gustata a fondo questo gioiellino, che risente ancora del periodo inglese di Hitch (situazioni da commedia grottesca; dialoghi velocissimi e arguti; improvvisa scintilla d'amore che scocca tra i protagonisti e così via) e di un paio di tirate retoriche intese a incitare gli USA ad entrare in guerra a fianco degli Alleati (in questo senso, però, bellissima anche se sicuramente un po' altisonante, l'invettiva finale di Joel McCrea al microfono della Radio).
Ma è da godersi non tanto per la trama ingarbugliata e inverosimile, quanto per il ritmo, le gag, le invenzioni registiche, l'assassinio sotto la pioggia, la sequenza dell'aereo che precipita nell'oceano e tanti altri momenti di Grande Cinema che ci fanno già scorgere il Grande Genio che si sarebbe completamente svelato di lì a qualche anno.
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