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Good Manners

Regia di Marco Dutra, Juliana Rojas vedi scheda film

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La recensione su Good Manners

di alan smithee
8 stelle

locandina

Good Manners (2017): locandina

CINEMA OLTRECONFINE 

Clara è una ragazza timida e riservata che si appresta a sostenere un colloquio di assunzione presso una giovane e facoltosa partoriente di nome Ana, che la preferisce subito rispetto alle concorrenti. 

Tra le donne nasce poco per volta un'amicizia che si trasforma anche presto  in attrazione sessuale reciproca. Poi una sera Clara scopre che alcune notti la padrona di casa soffre di sonnambulismo, e una sera addirittura scorge l'amica nell'atto di uccidere e cibarsi di un gatto randagio.

Sconvolta, trova il coraggio di chiedere spiegazioni, ma più che altro ottiene notizie misteriose circa le origini del misterioso padre del nascituro, che intanto fa tribolare di dolore la partofiente, soprattutto di notte, nelle sere di l'una piena.

Raccontare altro significherebbe commettere un crimine nei confronti dei futuri spettatori.

scena

Good Manners (2017): scena

scena

Good Manners (2017): scena

scena

Good Manners (2017): scena

scena

Good Manners (2017): scena

La cosa più  sorprendente tra quelle che riguardano questo ottimo GOOD MANNERS, è il non riuscirne a definire il genere: è una fiaba...no è un horror, no è un fantasy.. ..ad un certo punto pure un musical con tematiche LGBT, e pure un film sentimentale da far tirare fuori il fazzoletto.

È tante cose messe assieme il bel film brasiliano di Juliana Rojas e Marco Dutra  (quest'ultimo già visto alla Festa del cinema romana nel 2014 con lo spaventevole Eu era vivo)... ma sono tutte cose belle, in grado di appassionare, e sin di commuovere, attorno ad una curatissima scenografia che spazia abilmente tra folklore popolare ed avvenirismo urbano da futuro distopico

Un gran film insomma, con qualche rimando al lupo mannaro del John Landis di inizio '80, ed una intensa interprete, la brasiliana Isabél Zuaa madre adottiva amorosa ed eroica suo malgrado.

Dal Festival di Locarno, ove ha vinto il Prix du Jury, una vera chicca btasiliana (coprofotta dsi francesi) da non perdere!!!

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