In una Napoli sospesa tra magia e sensualità, ragione e follia, una sera a una festa Adriana (Giovanna Mezzogiorno) incrocia gli sguardi seducenti e provocatori di Andrea (Alessandro Borghi), un giovane attraente e sicuro di sé. Lei non riesce a sottrarsi a quella schermaglia sensuale e i due trascorrono così la notte insieme. Ma non sembra chiudersi tutto lì: si danno, infatti, appuntamento per il giorno dopo. In lei cresce rapidamente un sentimento più forte, forse l'inizio di un grande amore che potrebbe cambiarle la vita. La svolta arriva ma diversamente da come si aspettava. La situazione precipita quando rimane coinvolta in un delitto che la trascina al centro di un'indagine dai contorni inquietanti. Involontariamente, senza possibilità di scampo, Adriana s'infila in un percorso dentro la più segreta zona d'ombra della propria personalità.
che dire, amo Ozpetek, mi accende sempre, mi emoziona sempre, e mi fa sentire bene. Ma questo film mi ha annoiato, malgrado la bellissima ambientazione. Mi aspettavo di più, non so.
Quando non c’è la prova, rimane sempre una leggenda. Anche nel momento in cui la realtà, forse, resta una storia più vera, concreta e reale. Pardon: migliore.
Un thriller un po' confusello in una Napoli un po' diversa dal solito...ma in compenso ci regala una Mezzogiorno generosa e sfacciatamente erotica...e puo' bastare per tre stelle (per me ovviamente).
Un grande cast per un film che poteva spingere molto di più sul registro gotico, ma che comunque ci regala finalmente una visione estetizzante e glamour di Napoli, lontanissima dai soliti squallori di miseria, criminalità e degrado. Voto 7.
Terribile, noioso, sconclusionato. Un intermezzo tra una versione povera di "50 sfumature di grigio" e Don Matteo ma senza Don Matteo.
Si salvano la fotografia e qualche spiegazione della trama sul finale, ma il resto è da buttare.
Non c'ho trovato niente di interessante. La Mezzogiorno col solito broncio, fotografia inutilmente sporca, la storia d'amore che non è amore ma sesso e cosi' intenso come solo un uomo può immaginare ma, credo, che una donna non desideri fare. Ricorda, ma non raggiunge, il Volver di Almodovar.
Ambientazione suggestiva ma troppo debole la sceneggiatura per farne un vero thriller. Ottimo cast. Ozpetek cerca di bissare il successo de La finestra di fronte ma non ci riesce.
Alla fin fine, le cose non sono mai quelle che sembrano. Se Ferzan Ozpetek avesse fatto altri noir, non potremmo, oggi, che sentirci più soddisfatti....
Soggetto funzionale a mostrare una ‘finta’ Napoli che da semplice location diventa la vera ingombrante protagonista, giá dal titolo. Decisamente deludente nonostante abbia a disposizione delle ottime carte da giocare come il valido regista e un ottimo cast.
Di nuovo la consueta auto-referenzialità di Ozpetek, anche se, questa volta, con un bel soggetto e una felice, finalmente ritrovata collaborazione con una sempre più brava Giovanna Mezzogiorno.
Un Ozpetek inedito si spinge nei territori del thriller psicologico dei grandi maestri,senza tuttavia rinunciare a inutili orpelli folkloristici di una corte pomposa e fuori luogo,ben più consona nelle opere del passato.Perdendo di vista la necessità di arrivare ad un dispiegamento dei fatti se non plausibile,almeno non così sussurrato o deduttivo.
Normalmente "l'inganno" sta alla base del cinema. Sin dai film di Melies lo spettatore viene ingannato ed é contento di questo. L'inganno, però, deve essere "onesto". Per lo meno a livello intellettuale deve essere un inganno onesto.
Una notte d'amore, e Adriana perderà sé stessa. O meglio, si perderà nel ricercare una sé stessa sconosciuta alla propria coscienza del quotidiano.
Alla fin fine, il film è tutto qui: in un gioco infantile di veli, troppo trasparenti per celare, ma che nel dubbio, mani premurose scostano continuamente: aprendo spazi infiniti di "spiegoni" noiosi davanti agli… leggi tutto
Fantasma d'amore
Senza sarcasmo, ringrazio Ferzan Özpetek per avermi ridato (almeno sullo schermo) quella Napoli di cui andare fieri, per la quale nutrire quel naturale sentimento di appartenenza (come un figlio per la propria madre) che al momento è gravemente messo in forse se non, certi brutti giorni, estirpato a morsi e non senza dolore. Moderna e antica,… leggi tutto
Nella Napoli-bene dei circoli culturali, dei mercanti d’arte e dei relativi cultori, una anatomopatologa quarantenne di nome Adriana, invitata ad una festa con spettacolo folkloristico incluso a casa della zia, conosce il giovane misterioso Andrea, attraente e più giovane di lei, col quale trascorre una infuocata notte di passione nel suo domicilio.
Il giorno dopo, pur… leggi tutto
Questo è un buon thriller sentimentale con delle scene piuttosto spinte, ben fatte.. contorno di questa iconica quanto bella Napoli... che cela nei suoi segreti e piccolezze grandi verità.. piaciute location.. fotografia e varie scenografie son ben confezionate e mirate.. un omicidio aperto e mai chiuso definisce la doppia personalità del serial killer.. Finale colpo…
Adriana, anatomopatologa, conosce Andrea, i due consumano una notte di passione e si dànno appuntamento al giorno dopo presso il Museo Archeologico, ma di Andrea nessuna traccia. Tornata a lavoro, Adriana lo riconoscerà nel cadavere senza occhi che sta analizzando. Quali segreti si nascondo in questa vicenda?
I temi apparecchiati in questo ambizioso thriller sensuale sono…
Sempre meglio del cinema medio francese, ovvero: Gian Filippo Corticelli / 3 (“Nessuno si Salva da Solo”, “Fortunata”, “Napoli Velata” e “la Dea Fortuna”).
La flemmaticamente vertiginosa mise en abyme hitchcock-depalmiana (e più in là inquadrature argentiane e movimenti di macchina shyamalanici) in…
Ferzan Özpetek, gira un film bizzarro, ambizioso e provocatorio, posando uno sguardo insolito sulla città partenopea, evitando le meste evocazioni degli scenari, alla Gomorra, indugiando invece sul suo aspetto più barocco ed esoterico, quello ricco di riti e tradizioni arcane, spesso oscure anche ai suoi stessi abitanti. Comincia con l’inquadratura di una scala…
I titoli di testa sono fantastici e sono un richiamo preciso all'Hitchcock di Vertigo. Hitchcockiana è la concezione generale del film in cui i simboli cittadini prendono parte alla storia. Dunque aleggia lo spirito di Hitchcock in una città come Napoli, famosa per il suo passato alchemico. Però, è un'impressione molto superficiale sia di Napoli che di Hitchcock che…
Senza la presenza - gradita e ingombrante - del fenomeno Checco Zalone, l’unico che sposta gli equilibri del nostro botteghino negli ultimi anni,… segue
Pellicola delirante di Ozpetek che riesce in questo racconto a raggiungere il maggior livello di incomprensibilità della sua filmografia. Giovanna Mezzogiorno come sempre offre una grande interpretazione mettendosi oltretutto a disposizione con grande generosità, ma il soggetto e la sceneggiatura fanno acqua da tutte le parti e quello che resta alla fine del film è un grande…
Nonostante il film sembra parlare del Nulla, esco dal cinema con una bella sensazione che il film mi sia piaciuto davvero. Non reputo il regista uno dei migliori, ma riesce a lasciare qualcosa di bello, bellezza umana (di Borghi) e bellezza naturale (di Napoli) in tutto il loro splendore. La mezzogiorno stanca e affaticata, priva di entusiasmo palesemente visibile.
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Commenti (21) vedi tutti
Un bel thriller con una buona dose di erotismo e mistero.
commento di mosez78che dire, amo Ozpetek, mi accende sempre, mi emoziona sempre, e mi fa sentire bene. Ma questo film mi ha annoiato, malgrado la bellissima ambientazione. Mi aspettavo di più, non so.
commento di maslopFilm sterilissimo. Tolta la coltre di leziosità resta davvero pochissimo.
commento di silviodifedeQuando non c’è la prova, rimane sempre una leggenda. Anche nel momento in cui la realtà, forse, resta una storia più vera, concreta e reale. Pardon: migliore.
leggi la recensione completa di mckUn thriller un po' confusello in una Napoli un po' diversa dal solito...ma in compenso ci regala una Mezzogiorno generosa e sfacciatamente erotica...e puo' bastare per tre stelle (per me ovviamente).
commento di ezioUn grande cast per un film che poteva spingere molto di più sul registro gotico, ma che comunque ci regala finalmente una visione estetizzante e glamour di Napoli, lontanissima dai soliti squallori di miseria, criminalità e degrado. Voto 7.
commento di ezzo24Bizzarro, ambizioso e provocatorio film di Ferzan Özpetek. Non tra i migliori. Cast strepitoso
leggi la recensione completa di Furetto60Con Hitchcock svogliatamente a spasso per Napoli.
leggi la recensione completa di kubritchTerribile, noioso, sconclusionato. Un intermezzo tra una versione povera di "50 sfumature di grigio" e Don Matteo ma senza Don Matteo. Si salvano la fotografia e qualche spiegazione della trama sul finale, ma il resto è da buttare.
commento di AndrewTelevision01Confuso e inconcludente, Napoli velata ci riporta nel mondo dell'occulto e del delirio umano senza lasciare niente. Evitabile.
leggi la recensione completa di cantautoredelnullaNon c'ho trovato niente di interessante. La Mezzogiorno col solito broncio, fotografia inutilmente sporca, la storia d'amore che non è amore ma sesso e cosi' intenso come solo un uomo può immaginare ma, credo, che una donna non desideri fare. Ricorda, ma non raggiunge, il Volver di Almodovar.
commento di marco biimbarazzante
commento di carloz5Un Ozpetek affascinante ma un po' impantanato nei suoi punti di forza
leggi la recensione completa di MrTorrinsAmbientazione suggestiva ma troppo debole la sceneggiatura per farne un vero thriller. Ottimo cast. Ozpetek cerca di bissare il successo de La finestra di fronte ma non ci riesce.
commento di almodovarianaAlla fin fine, le cose non sono mai quelle che sembrano. Se Ferzan Ozpetek avesse fatto altri noir, non potremmo, oggi, che sentirci più soddisfatti....
leggi la recensione completa di maurri 63Una notte d'amore, e Adriana perderà sé stessa. O meglio, si perderà nel ricercare una sé stessa sconosciuta alla propria coscienza del quotidiano.
leggi la recensione completa di LehavaSoggetto funzionale a mostrare una ‘finta’ Napoli che da semplice location diventa la vera ingombrante protagonista, giá dal titolo. Decisamente deludente nonostante abbia a disposizione delle ottime carte da giocare come il valido regista e un ottimo cast.
leggi la recensione completa di starbookDi nuovo la consueta auto-referenzialità di Ozpetek, anche se, questa volta, con un bel soggetto e una felice, finalmente ritrovata collaborazione con una sempre più brava Giovanna Mezzogiorno.
leggi la recensione completa di leporelloNapoli e' il background di un bel thriller dalle tante sfumature.
leggi la recensione completa di rosarioUn Ozpetek inedito si spinge nei territori del thriller psicologico dei grandi maestri,senza tuttavia rinunciare a inutili orpelli folkloristici di una corte pomposa e fuori luogo,ben più consona nelle opere del passato.Perdendo di vista la necessità di arrivare ad un dispiegamento dei fatti se non plausibile,almeno non così sussurrato o deduttivo.
leggi la recensione completa di alan smitheeNormalmente "l'inganno" sta alla base del cinema. Sin dai film di Melies lo spettatore viene ingannato ed é contento di questo. L'inganno, però, deve essere "onesto". Per lo meno a livello intellettuale deve essere un inganno onesto.
leggi la recensione completa di frabridges