Regia di Jaime Rosales vedi scheda film
71 CANNES FESTIVAL 2018 - QUINZAINE DES RÉALISATEUR
Petra è una bella donna sulla trentina che, dal giorno in cui si trova senza una madre, si intestardisce a trovare le generalità del suo genitore sconosciuto, individuando quello probabile in un facoltoso anziano proprietario terriero, nella cui bella casa adibita a b&b si fa ospitare, per indagare.
Si troverà di fronte un uomo spietato, circondato da invidie e fatti personali mai ben chiariti, divenendo la donna come ina miccia in grado di far saltare per aria un equilibrio precario che solo fino a poco tempo prima, e per lungo tempo, era stato come imploso in uno stato di calma apparente e controllata.
Corroborato dalla presenza di un trio di attori affascinanti e meravigliosi, Barbara Lennie incantevole, ma pure splendidi Marisa Paredes e Alex Brendemuhl (Stella cadente), Petra scuote per l'energia assassina che lo muove dopo un incipit riflessivo e cauto: una storia di morte e regolamento di conti in sospeso e soddisfazione di antichi rancori da faide di paese che trasforma un film intimo ed introspettivo in un thriller insanguinato e furente.
Dal regista del già valido Hermosa juventud, Jaime Rosales, una nuova bella sorpresa in Quinzaine 2018, in grado di manifestare una tensione da svelamento di verità morbose per troppo tempo occultate o taciute per assicurare una calma apparente ora annientata da quello che appare come un vero e proprio regolamento dei conti.
La forza del film sta soprattutto nel saper molto bene alternare questa calma apparente e mal sopita, con una furia animale che smuove le coscienze favorendo l'aggressione e la risoluzione definitiva di antichi soprusi a stento trattenuti e celati per anni.
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