Regia di Walter Hill vedi scheda film
Storia incentrata sulle vicende e sul tragico epilogo di Jesse James e della sua banda 'confederata' alla fine della guerra civile americana in quel del Missouri. Rivisitazione classica del genere western in chiave epica ma sobriamente accordata sui toni di un cinema crepuscolare e beffardamente romantico.
Hill punta sui tre fratelli Carradine e su altre tre coppie di fratelli (Quaid,Keach e Guest) per orchestrare una saga familiare, quella della famigerata banda di Jesse James, che imperversò alla fine della guerra di secessione, tratteggiandone saggiamente gli aspetti curiosamente sociali ed etici di 'onesto mestiere banditesco' nel contesto di disillusione e sbandamento che seguirono al sanguinoso conflitto fratricida, rappresentandone una sorta di disperato ed ideale (ideologico) seguito in tempo di pace. Racconto triste (piu' che tragico) e romantico sul tramonto di un'epoca e gli ideali traditi di una generazione bruciata, ma anche esaltazione (non priva di slanci lirici) dei valori fondanti la società americana: primo fra tutti quello sacro e indissolubile della famiglia, fulcro centrale di speranza e di progresso. Film ben riuscito dove l'autore conferisce ai classici meccanismi del genere la sua impronta personale e dinamica attraverso il montaggio veloce, l'alternarsi di scene d'azione dalla violenza plastica e momenti di riflessione etica e sociale, nonchè una amara vena di ironica disillusione nei dialoghi veloci e brillanti.
Campi lunghi di suggestiva bellezza mirabilmente fotografati da Ric Waite ed una colonna sonora che si accende delle melodie folk-irlandesi delle chitarre e dei violini dell'inseparabile Ry Cooder. Ottimo cast d'attori-fratelli (dentro e fuori il film) tra cui giganteggia il grugno sornione e affascinante del 'meticcio' David Carradine. Il miglior film di Walter Hill.
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